NetApp presenta Clustered Data ONTAP 8.2

Presentata in Italia la nuova versione del sistema operativo indirizzato allo storage che apporta miglioramenti sul lato software senza cambiare l’hardware

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In un mercato che decresce, NetApp è una delle poche aziende a essere cresciute. Il dato proviene da IDC che ha previsto una perdita del mercato hardware di circa il 24%, dove NetApp guadagna invece il 2%. La società ha presentato oggi la nuova versione del sistema operativo Clustered Data ONTAP: “Un sistema che permetterà di guadagnare fette di mercato da qui ai prossimi cinque anni” – spiega Bruna Bottesi, country manager di NetApp Italia

TOP 500 di Fortune

NetApp è sesta nella classifica dei migliori posti di lavoro al mondo. Una società esterna analizza, attraverso alcuni paletti, i diversi valori aziendali e la loro applicazione reale nel corso del periodo lavorativo. La società americana è riuscita a fregiarsi del particolare riconoscimento anche grazie al lavoro della filiale italiana che a maggio ha concluso un progetto con una scuola di San Felice sul Panaro, uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto in Emilia dello scorso anno. NetApp ha permesso di alleviare le difficoltà degli degli studenti delle scuole elementari che sono ancora nei container, aiutando la creazione e rimodellazione dello spazio ambientale dove i bambini apprendono. Ulteriore soddisfazione per NetApp è arrivata dall’inserimento nella speciale classifica Top 500 di Fortune, dove si è piazzata 474 nel 2012. 

Ecco la virtualizzazione orizzontale

“Poniamo grande attenzione a tutto ciò che sta dietro il backup e il provisioning aziendale – afferma Roberto Patano, Direttore Tecnico di NetApp Italia – già il Clustered classico si poneva al servizio delle esigenze di storage ma é con la nuova versione che guardiamo al futuro”. Quello che mancava era una soluzione che integrasse la virtualizzazione dello storage in maniera flessibile e scalabile (non nel senso di ampiezza di spazio dischi ma di multi operatività). “Servivano degli strumenti che permettessero non solo di fornire un servizio affidabile ma anche di controllare quello che succede nello storage – continua Patano – l’idea era di avere un’unica soluzione con una struttura di virtualizzazione orizzontale”. 

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Clustered Data ONTAP 8.2

Per ottenere una sistema del genere, con una gestione integrata di altre soluzioni competitor, NetApp ha sviluppato una nuova versione che permette,  tra l’altro, di aggiungere nodi a un cluster anche mentre gli utenti stanno accedendo ai dati. Allo stesso modo si può effettuare l’upgrade dei nodi senza fermare la produttività. Tali aggiunte sono rese possibili non da introduzioni hardware, ma da un passo in avanti della struttura dei cluster che, a differenza della versione precedente dell’OS, permette un inserimento “a caldo” senza cambiare gli attuali strumenti hardware NetApp. Le performance in termini di operazioni per secondo (OPS) salgono a 1,5 milioni, gli aggregati di dati arrivano fino a 400 TB e nei 24 nodi dei cluster possono essere gestiti 12mila volumi. La configurazione di base elimina lo switch che controlla i nodi (inutile se si gestiscono 1 o 2 nodi) e permette così di restituire al mercato uno strumento meno esoso, più semplice e ideale per l’ufficio remoto.