Infinitamente grande, infinitamente piccolo…

Grazie all’invenzione di un professore americano, Daniel Fletcher, è stato annunciato e lanciato il cartone animato più piccolo al mondo.

Realizzato con una tecnologia particolare e innovativa, chiamata CellScope, è talmente minuscolo che è possibile vederlo su un cellulare solo grazie all’accoppiamento di un microscopio. Il filmettino, della durata di poco più di 1 minuto e mezzo, ha come protagonista una bimbetta il cui nome è il titolo del cartone, ovvero dot, che corre all’interno di un mondo “tecnologicamente retrò” fatto di bottoni, spilli, api, bulloni tutta roba alla sua microscopica altezza (potete vederlo qui sotto, se avete curiosità).

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Di per sé la notizia non reca in sé nulla di esplosivo, magari nel futuro vedremo applicazioni del CellScope molto più interessanti, ma mi è rimasta nella mente perché, combinazione, l’ho letta subito dopo un’altra che in qualche modo aveva attinenza con il mondo del piccolo, anzi dell’infinitamente piccolo: ovvero quella dell’esperimento al grande acceleratore di particelle del CERN che pare possa fare nuova luce sulla nascita dell’universo, perché pare abbia mostrato indizi di qualcosa che potrebbe essere simile alla materia creatasi immediatamente dopo il Big Bang.

Dopo che alcuni – fortunatamente cattivi profeti – avevano previsto la fine del mondo qualora si fosse dato via agli esperimenti con il nuovo LHC per via dei buchi neri che si sarebbero creati, e dopo annunci di varie disgrazie che ne avevano minato l’utilizzo: dagli attacchi di hacker a guasti tecnici, finalmente una good news per questa grandiosa opera dell’ingegno umano.

Ci stiamo concentrando sull’infinitamente piccolo per sondare l’infinito? Chissà? Sull’IT ci eravamo già abituati tanto che tutta la potenza di calcolo che servì a mandare l’uomo sulla luna più di quarant’anni fa, ormai l’abbiamo a disposizione varie volte di più nel palmo della mano, stringendo uno smartphone. Magari però usiamo tutta questa potenza solo per mandare a quel paese qualcuno che ci sta innervosendo e con cui stiamo parlando al telefono.

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E’ progresso anche questo? Boh? Chissà se il Creatore si sta divertendo in questo momento con in mano un cellulare con tecnologia simil-CellScope e vedendo noi come tante bamboline dot che si impegnano e arrovellano come formichine tutti i dì.….

Meditiamo, gente, meditiamo … 🙂

Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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