L’agenzia metereologica dell’Onu ha stimato che l’aumento di gas serra tra il 2011 e il 2012 è stato superiore al tasso media di crescita degli ultimi 10 anni

L’ultimo rapporto sugli effetti del surriscaldamento globale redatto della Ipcc non lascia ben sperare sul futuro della Terra. La conferma di un avvenire non troppo roseo per il nostro Pianeta è arrivata anche dall’ultimo bollettino sui gas serra presentato a Ginevra dalla Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), un’agenzia dell’Onu.

Gas serra: +41% in 200 anni

Dai dati raccolti è emerso che fra il 2011 e il 2012 la quantità dei gas serra, che ogni anno secondo l’Oms uccidono 220mila persone nel mondo, è aumentata molto più velocemente rispetto agli ultimi 10 anni, così come il forcing radiattivo. Dall’inizio dell’era industriale, cioè la seconda metà del 18esimo secolo, la quantità di CO2 è cresciuta del 41%, quella del metano del 160% e del protossido di azoto del 20%. Dietro questi stravolgimenti dell’ambiente ci sarebbe ovviamente la mano dell’uomo. Nel 2012 solo la Cina ha contribuito con 300 milioni di tonnellate di CO2 prodotte. In Italia i livelli di polveri sottili nelle grandi città sono diminuiti ma rimangono ancora piuttosto elevati.

L’Omm comunque sottolinea come i cambiamenti non si verifichino solo nell’atmosfera. La metà della CO2 di origine antropica rilasciata nell’atmosfera infatti è assorbita dalla biosfera e dagli oceani. Secondo un recente studio per combattere gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico l’ideale sarebbe seguire la dieta mediterranea.

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