OpenOffice Multilingua dal comune di Bologna

Yacme, software house bolognese attiva nel mondo open source, annuncia la collaborazione con il Comune di Bologna per il Progetto "OpenOffice Multilingua", che consentirà alla Consulta dei Cittadini Stranieri di mettere a disposizione degli utenti una decina di notebook su cui è installata una versione "multilingua" di OpenOffice.org che permette a tutti di usare il software nella propria lingua madre.

Yacme ha realizzato il DVD per l’installazione di OpenOffice.org, che contiene i moduli necessari per attivare l’interfaccia utente e gli strumenti linguistici in circa 50 lingue (oltre a quelle europee, numerose lingue africane e asiatiche) e il Comune di Bologna ha redatto una mini guida che consente all’utilizzatore di configurare il software per la sua lingua.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La Consulta dei Cittadini Stranieri è un organismo di aggregazione, espressione e partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea e degli apolidi residenti nel Comune di Bologna, che ha il compito di rappresentare i cittadini stranieri che risiedono nella città di Bologna per favorire l’incontro e il dialogo fra gli esponenti di culture diverse attraverso il confronto e l’informazione reciproci.

"Questo progetto è una dimostrazione molto eloquente di come l’informatica possa diventare un fattore abilitante dell’integrazione e della multiculturalità", commenta Giuseppe Paruolo, Vicesindaco del Comune di Bologna. "Il fatto che un software ‘open source’ aiuti anche il Comune di Bologna a divenire più ‘aperto’, è certamente più di una semplice coincidenza."

"OpenOffice.org è l’unica suite in grado di rispondere alle esigenze del Comune di Bologna, in quanto offre la possibilità di installare anche decine di pacchetti linguistici – che definiscono la lingua dell’interfaccia utente e del correttore ortografico – sulla stessa macchina, passando dall’uno all’altro con un’operazione alla portata di qualsiasi utente", precisa Maurizio Berti, Direttore dell’area migrazione Open Source di Yacme. "OpenOffice.org ha sempre dato grande importanza alle lingue e ai dialetti locali, tanto che oggi più del 95% della popolazione mondiale può usarlo nella propria lingua madre"