Si tratta di una vera e propria epidermide artificiale coltivata a partire da cellule staminali, quella ottenuta in laboratorio dai ricercatori del Kink’s College di Londra con lo scopo di trovare nuove cure per patologie della pelle come l’eczema.

La ricerca rappresenta un passo importante verso l’abbandono della sperimentazione sugli animali almeno nel campo della cosmetica, in quanto la pelle riprodotta in laboratorio presenta le stesse funzioni di quella naturale.

Cellule riprogrammate

Nata dalla collaborazione con il San Francisco Veteran Medical Center, la nuova epidermide è stata coltivata da cellule staminali umane ed ha mostrato proprierà di permeabilità superiori persino a quella naturale, garantendo un’ottima protezione da microbi e batteri.

Nell’arco di alcuni anni le ricerche hanno portato al prelievo di cellule epiteliali e alla loro successiva riprogrammazione, con risultati finali molto soddisfacenti.

Grazie a questo studio si potranno portare a termine nuove sperimentazioni su larga scala finalizzate alla cura di malattie della pelle come l’eczema.

“Possiamo usare questo modello per studiare come si sviluppa normalmente la barriera cutanea e come sia poi compromessa in diverse malattie, stimolando la riparazione e il recupero”, affermano gli studiosi.

Nuovi orizzonti per i test farmacologici 

Ma il risvolto più significativo della scoperta è sicuramente rappresentato dalla possibilità di porre fine alla sperimentazione sugli animali da laboratorio, in quanto “la pelle è superiore scientificamente a quella di conigli, maiali, ratti o altri animali. I risultati della ricerca saranno applicabili alle persone”, spiegano i ricercatori.

E’ con grande entusiasmo quindi che le associazioni animaliste britanniche hanno accolto la notizia, con la speranza che rappresenti un nuovo orizzonte in materia di test medici e farmacologici, come riporta l’International Business Times.

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