“Se solo riuscissimo a intercettare e devolvere alle cause che ci stanno a cuore l’1% di quanto oggi genera la pornografia online potremmo fare qualcosa di culturalmente e socialmente utile”.

Il sesso vende sempre diceva il mio professore di marketing all’Università ed in realtà anchein un momento di crisi resta uno dei mercati ancora fiorenti. Alcuni giovanissimi startuppers hanno pensato di sfruttare il fenomeno per finanziare campagne sociali con il loro sito Come4. Ne ho parlato con uno dei founder Marco Annoni:

Come e quando vi è venuto in mente di associare il porno alla beneficenza?

Come4 nasce come un progetto tra due amici che si conoscono da una vita: Riccardo Zilli e Marco Annoni. Riccardo si occupa di startup e innovazione: è uno di quelli che ha lasciato il tradizionale posto fisso per aprire una propria azienda: Fliz. Marco invece è laureato in filosofia e sta ora svolgendo il suo secondo dottorato di ricerca in bioetica. L’idea di Come4 risale circa a due anni fa. Girando in rete ci siamo accorti che alcuni bloggers avevano inserito dei banner pubblicitari allo scopo di generare profitti da devolvere in beneficienza. Così è venuto naturale chiedersi quale tipo di sito avrebbe consentito di massimizzare questa dinamica. Poi si è accesa la tv su Canale5 è tutto è stato subito chiaro. Niente avrebbe permesso di avere il numero di accessi e visualizzazioni come un sito per soli adulti. Da lì nasce l’idea di Come4, il primo sito che prova a unire etica e pornografia.

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Il mio prof di marketing diceva “il sesso vende sempre”, siete d’accordo? Prima di lanciare la vostra startup avete fatto un’analisi del mercato in Italia?

Siamo d’accordo al 100%. E infatti storicamente il mercato della pornografia è stato tra i drivers più importanti nello sviluppo di Internet, se non il più importante. Oggi il mercato della pornografia genera introiti per circa 100 miliardi di dollari, conta su decine di milioni di utenti, ed è in costante espansione nonostante la crisi di questi anni. Eppure, il settore dei contenuti per adulti è fino a ora stato piuttosto impermeabile sia alle spinte che derivano dall’innovazione, sia dal crescente interesse delle comunità per un consumo critico, etico e consapevole di informazioni e contenuti. Ecco perché crediamo che vi sia un nuovo spazio che è possibile aprire usando proprio l’etica per guidare un’innovazione radicale in questo settore. Insomma, si può e si deve fare di più e meglio. Se solo riuscissimo a intercettare e devolvere alle cause che ci stanno a cuore l’1% di quanto oggi genera la pornografia online, questo significherebbe avere a disposizione un miliardo circa di dollari. Perché non utilizzarli per fare qualcosa di culturalmente e socialmente utile? Quante cose si potrebbero fare con tutti questi soldi?

Qual è il vostro Business model?

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Come4 è un’iniziativa interamente no-profit. Questo significa che al netto dei costi di gestione, personale e hardware, tutti gli introiti vengono reinvestiti per la iniziative “filantropiche”, o per ampliare il progetto. Vogliamo che Come4 nasca dal basso e che possa crescere senza troppi complessi. Il meccanismo su cui si basa Come4 è piuttosto semplice e si articola in tre stadi. Primo, su Come4 ogni utente si deve registrare, aderendo così ai termini del servizio. Secondo, ogni utente può fare due cose. La prima è visionare senza limiti e in modo gratuito tutti i contenuti presenti sul sito, dai filmati amatoriali, ai tutorial per il bondage, ai progetti di foto di nudo artistico. L’ideale sarebbe coprire lo spettro di progetti e contenuti più ampio possibile. La seconda cosa che un utente può fare è caricare un contenuto autoprodotto che non violi altri copyright. Ogni contenuto caricato sarà quindi associato a una della “iniziative” che Come4 si sta impegnando a sostenere. Terzo, attori commerciali o privati possono acquistare spazi pubblicitari all’inizio/fine dei video caricati dagli utenti, o dei banner che compariranno nella pagine. Ogni volta che un banner o una pubblicità vengono visionati, questi generano dei profitti che al netto dei costi finanziano direttamente la causa cui il contenuto è stato associato.

Prossimi passi? Siffredi come testimonial…:)

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I prossimi passi sono quelli di dare sostanza all’idea, riuscendo a trasformare il progetto in realtà. Per questo, e data la natura no-profit del progetto, abbiamo chiesto aiuto alla rete. Da due giorni è cominciata la nostra campagna di crowdfunding sul portale ulule.com. La campagna ha una durata complessiva di 50 giorni, un target di 10.000 $ e un sacco di incredibili regali per chi decide di sostenerci. Naturalmente abbiamo altre idee su come promuovere il nostro progetto nelle prossime settimane, ma per il momento sono top-secret. Basti sapere che non rimarrete delusi, per cui seguiteci sul nostro sito di supporto per la campagna http://come4.org/, e cercateci su Facebook e Twitter.