Project 2020: ICSPA e Europol per contrastare il cybercrime. Trend Micro è in prima linea

Cybercrime: gli eventi chiave del 2018 e le previsioni per il settore finanziario

La collaborazione unirà gli sforzi e l’intelligence di aziende, governi, forze di polizia, agenzie di sicurezza e professionisti

Parte ufficialmente Project 2020, uno studio organizzato dalla ICSPA – International Cyber Security Protection Alliance – e presieduto dal proprio partner Europol. Project 2020 esaminerà le tendenze in atto nel panorama del cyber crimine, per individuare le possibili evoluzioni nei prossimi otto anni e oltre. Lo studio è destinato ad essere una delle più grandi iniziative internazionali di consultazioni sul tema dei crimini informatici, con l’obiettivo di assistere governi, forze di polizia e aziende nel contrastare efficacemente le attività cybercriminali.

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La minaccia 

L’ultimo biennio ha visto l’industrializzazione del cybercrime e gli hacker oggi possono avvalersi di un’intera infrastruttura di supporto gestita da appositi service provider, che si occupano di diverse attività, come ad esempio il Web hosting o la generazione di dati per la verifica delle carte di credito. Con una quantità di informazioni personali disponibili sul web senza precedenti, è stato registrato anche un netto incremento degli attacchi mirati, il cosiddetto spearphishing.

“Negli ultimi 24 mesi le infrastrutture critiche dei paesi, in ogni parte del mondo, hanno subito attacchi quotidiani lanciati dal crimine organizzato o da entità poste sotto il controllo governativo”, afferma John Lyons, Chief Executive della International Cyber Security Protection Alliance.

Europol prevede che questi scenari possano evolversi rapidamente: i servizi di cloud computing dimostrano che non sempre sono conosciute le identità dei provider ai quali i dati vengono affidati e la cosiddetta “Internet delle cose” potrebbe dare luogo ad attacchi contro dispositivi medicali o componenti infrastrutturali.

“Con due terzi del mondo che devono ancora collegarsi a Internet, possiamo solo aspettarci nuovi criminali, nuove vittime e nuove tipologie di minaccia”, commenta Victoria Baines, Strategic Advisor on Cybercrime di Europol.

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Il progetto

Le caratteristiche che rendono unica l’iniziativa Project 2020, sono la combinazione delle competenze delle più importanti forze di polizia con quelle delle aziende, delle organizzazioni e delle comunità professionali che aderiscono all’ICSPA.

La Commissione Europea ha recentemente designato Europol come proprio hub di informazioni sul cybercrimine e ha chiesto a questa agenzia di costituire lo European Cybercrime Centre (EC3). A contribuire allo studio vi saranno anche la City of London Police e la European Network and Information Security Agency (ENISA).Tra le aziende che hanno deciso di partecipare a Project 2020 vi sono servizi di pagamento come Visa Europe, il più grande retailer specializzato in home shopping Shop Direct Group, la società di servizi di analisi della clientela e prevenzione delle frodi Transactis e la società logistica Yodel. A queste si affiancheranno sette tra le principali società che si occupano di sicurezza informatica e Trend Micro sarà in prima linea, con i suoi esperti impegnati ad analizzare i problemi della sicurezza in ogni momento.

A Project 2020 partecipano anche gli esperti di due comunità professionali mondiali, come l’International Information System Security Certification Consortium (ISC) e l’International Association of Public Prosecutors.

“Negli ultimi anni ci sono stati attacchi informatici sempre più sofisticati e mirati, che hanno causato perdite significative non solo finanziarie ma anche di proprietà intellettuale nei settori aerospaziale e della difesa, nel comparto petrolifero e petrolchimico, nei servizi finanziari, nell’industria e nel settore farmaceutico”, sottolinea John Lyons, Chief Executive dell’ICSPA. “Il cybercrimine è notoriamente difficile da affrontare, considerate la struttura internazionale e le capacità di alcune reti criminali che abbiamo osservato in azione. Un tempo era complicato riuscire a coordinare attività a livello internazionale per contrastare il cybercrimine; questa iniziativa riunirà per la prima volta esperti di tutto il mondo con il compito di identificare e neutralizzare i punti deboli dei nostri sistemi prima che arrivino sul mercato”.

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Project 2020 è un’iniziativa internazionale che punta a capire come potrà svilupparsi il cybercrimine in futuro. Il progetto produrrà informazioni e raccomandazioni per sensibilizzare governi, aziende e cittadini in modo da prepararne le difese contro le minacce future. Project 2020 pubblicherà white paper e policy brief sugli scenari in evoluzione e stabilirà un meccanismo di monitoraggio per assistere le organizzazioni che combattono il cybercrimine.

“Il cybercrimine evolve alla stessa velocità della tecnologia e la tecnologia si sviluppa così rapidamente che l’impensabile diventa realtà prima di quanto possiamo immaginare. Inoltre, i criminali possono ancora sorprenderci spostandosi da una regione all’altra del pianeta. Intorno a questo tavolo siederanno gruppi che possono fare in modo che questo non accada più”, rileva il Dr. Baines di Europol, che sarà il Project Director dell’iniziativa Project 2020.

Il T/Cdr Steve Head della City of London Police si sofferma sulle ragioni per cui la sua organizzazione partecipa a Project 2020: “Il cybercrimine sta diffondendosi all’interno della società minacciando il tessuto tecnologico, finanziario e sociale dei paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo. Affrontarlo e combatterlo oggi e in futuro presenta una delle sfide più difficili e importanti del nostro tempo e potrà avere successo solo se la comunità internazionale saprà lavorare unita. Project 2020 getta le basi per raggiungere questo obiettivo e la City of London Police intende mettere a disposizione le proprie competenze per creare i sistemi e le policy che consentiranno di rafforzare significativamente la sicurezza informatica in tutto il mondo”.

“Per loro natura i cybercriminali sono difficili da tenere sotto controllo, considerate le attività transnazionali che effettuano per sfuggire all’identificazione”, conclude Anthony O’Mara, Global Head of Business Operations di Trend Micro. “Siamo lieti di essere parte attiva dell’ICSPA e di collaborare con Europol, governi e aziende che condividono l’obiettivo comune di scambiarsi conoscenze, competenze e risorse secondo la filosofia della nostra società – A World Safe for Exchanging Digital Information. Project 2020 prova come l’ICSPA non si limiti solo alle parole bensì spinga le imprese a riconoscere la necessità di condividere informazioni al di là dei rispettivi confini aziendali”.

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