Red Hat Enterprise Linux: alla base dell’open hybrid cloud

Un blog di Jim Totton, vice president and general manager, platform Red Hat

Red Hat abbraccia una vision chiamata open hybrid cloud. E’ importante notare che non si tratta di una posizione estemporanea, o di una risposta alle più recenti sollecitazioni del mercato. Piuttosto, si fonda sulle solide basi che Red Hat ha costruito nel corso di anni e deriva dall’esperienza e dalla credibilità che l’azienda si è conquistata andando a creare il mercato per una versione commerciale di Linux. Questa visione di ampio respiro è stata affinata da un decennio di feedback continuativi da parte dei nostri clienti e aiuta ad evitare alcune delle “trappole” che spesso si trovano nascoste nel software enterprise – a volte create dagli stessi vendor. Esempi di queste “trappole” sono le soluzioni personalizzate che le aziende adottano per poi scoprire di avere in casa silos infrastrutturali rigidi ed inflessibili. Questi silos sono costosi da mantenere, spesso utilizzano interfacce ed API non standard, ed alla fine portano al vendor lock-in.

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Oggi, Red Hat Enterprise Linux è la principale piattaforma commerciale Linux del mercato. E proprio per il successo di questa piattaforma possiamo esprimere in modo credibile una nostra idea di open hybrid cloud, sapendo che molte delle lezioni che abbiamo imparato nel corso di anni di sviluppo di un sistema operativo tradizionale saranno utili anche ai clienti che considerano il passaggio al cloud. Nei fatti, la definizione di open hybrid cloud coincide con Red Hat Enterprise Linux per diversi motivi. Andiamo ad analizzarli, considerando la stessa frase.

Open Hybrid Cloud

Open

Red Hat Enterprise Linux è aperto. Non nel senso di open source, anche se questo è indiscutibilmente vero, ma nel senso di un impegno reale verso standard aperti, API aperte ed innovazione altrettanto aperta. Questa apertura permette ai clienti di mantenere libertà architetturale, dà loro la capacità di integrare le tecnologie più recenti ed avanzate e soprattutto garantisce libertà dal vendor lock-in.

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Hybrid

Questo significa più di una semplice combinazione di cloud pubblico e privato. Ibrido significa flessibilità nell’implementazione – fisica, virtuale o nel cloud. Ibrido significa indifferentemente on-premise e/o hosted. Ibrido significa anche la possibilità di incorporare dati, applicazioni e sistemi proprietari – integrando questi sistemi differenti in modo da poter sfruttare al meglio gli investimenti già effettuati.

Cloud

Anche se molti considerano il cloud una soluzione off-the-shelf, questo non è vero. Il cloud è una raccolta di caratteristiche che definiscono architetture, soluzioni e principi operativi. Tra queste caratteristiche vi è la capacità di rendere le risorse disponibili on-demand; la possibilità di scalare in modo elastico; un’automazione senza problemi, la capacità di raggruppare le risorse e l’ottenimento di risultati misurabili. Red Hat Enterprise Linux offre tutto ciò nel set di funzionalità di base della piattaforma operativa. Le sue potenti funzioni di shell e scripting permettono on-demand ed automazione, mentre la capacità di offrire omogeneità e portabilità attraverso il modello di packaging di Red Hat Enterprise Linux singifica una rapida scalabilità. Infine, funzionalità quali KVM, Linux Containers e Cgroups permettono il pooling delle risorse ed una gestione delle stesse particolarmente granulare. Per questo, Red Hat Enterprise Linux incarna la promessa del cloud grazie alle funzionalità intrinseche che offre.

Nonostante questi dettagli, ci si potrebbe comunque chiedere perché ci si dovrebbe fidare di Red Hat per ottenere i vantaggi dell’open hybrid cloud, e cosa c’entra Red Hat Enterprise Linux con tutto questo. La nostra risposta potrebbe basarsi su diversi punti fermi.

1. Red Hat sa come rendere l’open source degno dell’enterprise. Lo abbiamo fatto con Linux, lo facciamo ora con il software di infrastruttura cloud. La nostra esperienza specifica può portare un valore significativo ai clienti che richiedono soluzioni certificate, testate e supportate.

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2. Le soluzioni infrastrutturali richiedono più che solo codice binario. Richiedono un ecosistema di partner ampio e raggiungibile ed un ciclo di vita delle soluzioni lungo e stabile. Sin tratta di funzionalità intrinseche che offriamo ogni giorno con Red Hat Enterprise Linux, su un ciclo di vita di oltre dieci anni.

3. Linux è la base per il cloud, e Red Hat Enterprise Linux è leader di mercato nel mondo Linux. Molti clienti hanno scelto Red Hat Enteprise Linux come base per il loro cloud. Che sia per descrivere l’infrastruttura sottostante o gli estesi sistemi operativi guest, Red Hat Enterprise Linux porta leadership di mercato e conoscenza approfondita dell’architettura cloud.

4. OpenStack, standard emergente per la creazione di soluzioni di cloud privato, sfrutta Linux ovunque. Linux è il runtime su cui si basano componenti di OpenStack come Nova, Keystone ed Horizon. KVM, il principale hypervisor Linux, è una scelta apprezzata a livello di hypervisor all’interno delle soluzioni OpenStack. Ed infine, la scelta più presente tra i sistemi operativi guest all’interno di implementazioni OpenStack è proprio Linux! Come recentemente annunciato all’OpenStack Summit in aprile, Red Hat si sta attrezzando per fornire supporto significativo ad OpenStack nell’ambito della OpenStack foundationm con una distribuzione di OpenStack chiamata RDO, e con una versione “early adopter” di Red Hat OpenStack.

Detto in parole semplici, se il concetto di open hybrid cloud può essere relativamente nuovo, ed il suo potenziale nell’enterprise inizi ad essere compreso solo ora, le basi di questo stesso concetto sono ben presenti presso Red Hat ed i suoi clienti fin da quando Red Hat Enterprise Linux è stato presentato, ani fa. Non molto tempo fa, abbiamo scritto che Red Hat Enterprise Linux è il sistema operativo originale per il cloud, ed è vero; Red Hat Enterprise Linux rimane il sistema operativo di riferimento per le aziende che ricercano un sistema portabile, aperto, scalabile e personalizzabile, ideale per creare applicazioni nel cloud. Ed è nei fatti, la pietra angolare della nostra idea di open hybrid cloud. E’ una vision che non è iniziata quando il concetto del cloud è diventato di moda, ma che esiste e matura da anni, alimentato da un sistema operativo che non solamente è nato nel cloud, ma è pensato per aiutare le aziende che intendono passare nel cloud.

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