Red Hat presenta avanzate soluzioni storage software-defined

La nuova release di Red Hat Storage Server supporta OpenStack e ottimizza prestazioni, scalabilità e gestibilità

Red Hat annuncia la disponibilità della nuova release di Red Hat Storage volta ad aiutare i clienti a ottenere il reale potenziale dato dall’implementazione di soluzioni storage software-defined aperte senza compromettere funzionalità, performance e gestibilità. L’azienda annuncia anche i nuovi Red Hat Storage Test Drive su AWS per offrire alle aziende un’esperienza hands-on con Red Hat Storage Server su Amazon Web Services (AWS).

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La nuova infrastruttura storage aziendale è influenzata dallo spostamento verso il cloud, dall’esplosiva crescita di dati non strutturati e dalle applicazioni big data. I requisiti di capacità sono passati da terabyte a petabyte e le imprese devono adottare un approccio agile ed economico per supportare questa crescita di dati senza precedenti.

IDC afferma che l’approccio di Red Hat allo storage scale-out può offrire vantaggi significativi. In un recente rapporto sul tema ‘Economics of Software-based Storage’ sponsorizzato da Red Hat, l’analista sostiene che i server storage software-defined aperti di Red Hat possono generare risparmi fino al 52% sui sistemi e del 20% sull’operatività.

Red Hat Storage Server 2.1 associa l’affidabilità delle funzionalità enterprise-grade di Red Hat Enterprise Linux 6.4 con la più recente release della comunità GlusterFS, con o Virt – la piattaforma di virtualizzazione open source-, e XFS File System per offrire lo storage software-defined aperto di prossima generazione. Red Hat Storage Server 2.1 è pensato e rigorosamente testato per soddisfare i requisiti di prestazioni e scalabilità dei carichi di lavoro enterprise storage e getta le basi per applicazioni cloud e big data.

Tra le principali nuove funzionalità di Red Hat Storage Server 2.1 vi sono:

Supporto OpenStack completo

• I clienti possono accedere all’intero stack private cloud con Red Hat Storage Server e la piattaforma Red Hat Enterprise Linux OpenStack integrati, progettati e supportati da un unico vendor.

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• Integrazione della più recente release di OpenStack con funzionalità di storage a oggetti sono oggi accessibili con lo strato Object Storage (Swift) API nella release OpenStack Grizzly.

• Back-end storage per Block Storage di OpenStack (Cinder) e Image Service (Glance).

Geo-replica per la protezione dei dati

• La tecnologia di replica geografica potenzia protezione e disponibilità globali dei dati offrendo la replica tempestiva di grandi quantità di dati non strutturati su link WAN verso un sito di disaster recovery per supportare rigorosi obiettivi di ripristino. Test interni effettuati da Red Hat dimostrano un aumento del 38% nelle prestazioni rispetto a versioni di Red Hat Storage precedenti.

• La geo-replica abilita inoltre la gestione di default degli errori attraverso il monitoraggio integrato e la profonda conoscenza dello stato di salute delle attività di replica.

Interoperabilità e sicurezza potenziate per workload Microsoft Windows

• Compatibilità, integrazione e supporto del protocollo Server Message Block (SMB) 2.0 per Microsoft Active Directory e miglioramenti nelle prestazioni rendono Red Hat Storage una scelta interessante per funzionalità di file serving, sharing e ‘sync and share’. Test interni di Red Hat hanno registrato prestazioni triplicate con SMB 2.0 e Active Directory ottimizzato rispetto alla versione SMB 1.0.

Nuove funzionalità di supporto e gestione dei server

• Integrazione Red Hat Satellite per facilitare installazione, provisioning e manutenzione di server Red Hat Storage e fornire una soluzione alle aziende che richiedono controllo e privacy assoluti sulla manutenzione e sull’implementazione di package.

• La revisione tecnologica di Red Hat Storage Console offre maggiori funzionalità e flessibilità per la gestione dell’intero ciclo di vita del cluster Red Hat Storage.

• L’integrazione di Red Hat Customer Portal con Red Hat Storage Console permette ai clienti di accedere a importanti informazioni di supporto, articoli, documentazione, video ed altri asset.

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In aggiunta, Red Hat offre il corso Storage Server Administration per insegnare ai responsabili di sistemi e storage come installare, configurare e manutenere un cluster di server Red Hat Storage con un focus su alta disponibilità con CIFS e NFS utilizzando CTDB, storage unificato a file e oggetti e geo-replica. Red Hat offre inoltre il Red Hat Certificate of Expertise in Hybrid Cloud Storage che si ottiene superando un esame pratico su questi temi.

“Red Hat Storage continua a ridefinire e rivoluzionare il modo in cui le imprese gestiscono i dati non strutturati, fissando lo standard open source per lo storage software-defined”, commenta Ranga Rangachari, vice president e general manager Red Hat Storage. “Le nuove funzionalità dei server Red Hat Storage sono pensate per ottimizzare i livelli di servizio della continuità di business, aumentare l’agilità e semplificare e migliorare ulteriormente l’efficienza operativa in cloud private, pubbliche e ibride aperte”.

“Il nuovo Red Hat Certificate of Expertise in Hybrid Cloud Storage offre le credenziali che confermano le capacità e le competenze tecnologiche necessarie per realizzare, configurare e implementare soluzioni storage software-defined flessibili, scalabili e affidabili con Red Hat Storage Server”, aggiunge Iain Gray, vice president services in Red Hat. “Come per tutte le altre certificazioni, i professionisti ottengono queste credenziali superando un rigoroso esame pratico in cui devono essere applicate competenze concrete”.