IBM prevede un nuovo ordine finanziario mondiale

Secondo un’indagine condotta dall’IBM Institute for Business Value, il 90% dei dirigenti dei mercati finanziari e dei funzionari pubblici ritiene che i rendimenti del passato siano ormai finiti. Lo studio rivela che, parallelamente alla radicale ristrutturazione del settore dei mercati finanziari, le aziende dovranno adattarsi a uno scenario di margini ridotti, in cui sarà necessario specializzarsi su servizi a cui i clienti attribuiscono un valore, anziché continuare a fornire una gamma completa di servizi interni.

Il nuovo studio IBM prevede un consolidamento significativo in segmenti caratterizzati da una sovracapacità, come l’investment banking, l’asset management e la gestione del patrimonio. Una maggiore regolamentazione e trasparenza eliminerà inoltre l’opacità, e le attività in precedenza ad alto margine tenderanno alla “commoditizzazione”.

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Lo studio prevede tre aree specifiche di specializzazione destinate a emergere dalla nuova condizione economica:

• Beta transactors (negoziatori di beta): la maggior parte delle società dei mercati finanziari si concentrerà sui servizi come le utility (trading, asset management, ecc.), che forniscono l’infrastruttura richiesta per agevolare il market making così come le società di gestione idrica forniscono i bacini di riserva, i processi di depurazione e le condutture necessarie per fornire acqua pulita.
• Advisors (consulenti): un numero più piccolo di aziende si concentrerà sulla fornitura di consulenza, ad es. in merito alla gestione del patrimonio o alle fusioni e acquisizioni.
• Alpha seekers (cercatori di alfa): una manciata di società di private equity, hedge fund e case d’investimenti “boutique”, nessuna delle quali è “troppo grande per fallire”, si focalizzerà sulla generazione di ritorni elevati da investimenti ad alto rischio.

“Le tre tendenze, verso la specializzazione, l’orientamento ai clienti e una maggiore efficienza, stanno innescando un’ondata di ristrutturazione su una scala senza precedenti, erodendo i margini e costringendo tutte le aziende a riconsiderare le proprie value proposition e i propri modelli di core business”, spiega Shanker Ramamurthy, Global Managing Partner Banking & Financial Markets in IBM Global Business Services. “Nel nuovo settore non solo mancheranno alcuni dei grandi marchi del passato, ma anche molte delle caratteristiche di un tempo – dall’eccessiva assunzione di rischi, opacità e leverage, a ritorni e bonus enormemente elevati”.

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Per un certo periodo, le società hanno conseguito enormi profitti fin troppo facilmente, sfruttando le sacche di opacità presenti nel mercato e facendo poco per perfezionare i sistemi di gestione o di controllo, per migliorare la trasparenza o comprendere meglio i clienti. Gli intervistati dell’indagine IBM hanno affermato che un migliore servizio ai clienti e una migliore efficienza saranno cruciali per la sopravvivenza competitiva nel nuovo ordine finanziario a margini ridotti, un risultato coerente con la realtà di altri settori più maturi. In futuro, le società necessiteranno di sistemi “più intelligenti”, in grado di valutare costantemente i rischi e ritorni attraverso ciascuna linea di business e di adattare il proprio mix di attività di conseguenza. Al contempo, questi sistemi consentiranno inoltre alle società di perfezionare il servizio ai clienti attraverso una migliore comprensione della redditività per linea di business e prodotto, oltre che per singolo cliente.

“Le banche erano abituate a un livello di volatilità e di ciclicità di business, e stanno ora tagliando l’organico e chiudendo linee di business per risparmiare, così come è avvenuto in precedenti periodi di contrazione. Tuttavia, nella ristrutturazione attuale, per sopravvivere saranno necessari miglioramenti radicali dell’efficienza”, spiega Ramamurthy. “L’analisi di IBM indica infatti che l’attuale ondata di dismissioni di personale e disinvestimenti fornirà un risparmio insufficiente e che le aziende dovranno cercare ulteriori miglioramenti dell’efficienza del 20% e oltre, di fronte alla necessità di un livello di trasformazione e di una riforma radicale dei modelli di business mai osservata nei periodi di flessione economica del passato”.

Sebbene si preveda una crescita fiacca fino a tutto il 2012, essa dipenderà dalla capacità di un’azienda di prosperare in un ambiente sempre più trasparente. Ad esempio, gli hedge fund (e i loro principali fornitori di servizi di brokeraggio, di conseguenza) saranno sottoposti a gravi pressioni quando la trasparenza rivelerà che la maggior parte dei fondi non rispetta la sua "promessa di alfa". Nel frattempo le attività generatrici di flusso (derivati in particolare), gli investimenti passivi e i provider di infrastrutture, come i depositari, società di compensazione e borse, cresceranno in conseguenza della maggiore trasparenza e dello spostamento dall’assunzione del rischio alla mitigazione del rischio.
In una delle più ampie indagini sul settore dei mercati finanziari mai condotte, e in un momento in cui il settore si trova ad affrontare il periodo di maggiore tumulto, l’IBM Institute for Business Value ha intervistato 2.754 partecipanti del settore, tra cui 1.076 investitori individuali e 1.678 dirigenti d’azienda e funzionari pubblici, al fine di determinare come i mercati finanziari debbano prepararsi al futuro. In un rapporto pubblicato oggi, dal titolo “Toward transparency and sustainability – Building a new financial order” [Verso la trasparenza e la sostenibilità – Costruire un nuovo ordine finanziario], è emerso un generale accordo tra gli intervistati sull’esigenza di eliminare la complessità e gli eccessi e di passare a un mercato più trasparente e sostenibile. Hanno convenuto inoltre sulla necessità di una regolamentazione efficace, non solo per evitare gli errori del passato ma anche per prevenirne di nuovi in futuro – hanno espresso timori, tuttavia, sul fatto che una regolamentazione scadente possa ostacolare la necessaria innovazione.

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Il rapporto ha anche rilevato che:

• Vi è una mancanza di comprensione tra fornitori e clienti nel 79% dei casi (ciò che i clienti apprezzano effettivamente e che sono disposti a pagare, rispetto a ciò che i fornitori pensano che i loro clienti apprezzino e siano disposti a pagare
• L’80% delle aziende si definisce da moderata a scadente nel rispetto delle promesse di marchio di centralità del cliente, agilità e stabilità (le promesse di marchio valgono per diversi stakeholder, tra cui clienti, pubblica amministrazione e dipendenti).
• Oltre il 60% dei clienti ritiene che il suo fornitore non agisca nel migliore interesse del cliente; e circa il 60% dei fornitori conviene che non agisce nel migliore interesse dei propri clienti.
• Il lato acquisti (buy side) comprende il comportamento dei clienti in misura maggiore rispetto al lato vendite (sell side), ma vi è tuttavia spazio di miglioramento anche sul buy side.
• Oltre il 90% dei dirigenti d’azienda e dei funzionari pubblici ritiene che il settore si scorporerà; a quanto pare, “la distruzione della ricchezza porta all’autoriflessione” – il settore si sta specializzando attraverso una considerazione attenta su:
o 1) che cosa fare
o 2) che cosa non fare
o 3) come specializzarsi su ciò che il cliente apprezza
• Alla domanda in merito al nuovo ordine mondiale, i dirigenti finanziari e i funzionari pubblici hanno messo al primo posto la necessità di una maggiore trasparenza, al secondo la necessità di affrontare il capitale e la liquidità e al terzo il disallineamento tra gli incentivi della aziende, le esigenze della pubblica amministrazione e i singoli consumatori.
• Il 70% dei dirigenti teme che il settore pubblico “esagererà” e assegnerà un’eccessiva priorità alla stabilità finanziaria a spese dell’innovazione.

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La versione integrale dello studio IBM è disponibile cliccando qui