Il mistero della Banda Larga

Mentre vengono approvati importanti investimenti infrastrutturali il governo blocca la spesa per la modernizzazione digitale. Il ministro Scajola: investimento solo differito

Bloccati 800 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga. 800 milioni, una bazzecola rispetto agli investimenti previsti per il ponte sullo stretto e altri progetti infrastrutturali, incluso l’Expo, per i quali sono stati stanziati 8,7 miliardi di euro.

Il potenziamento dell’infrastruttura digitale non è tra le priorità del governo e ciò che delude di più è l’incapacità dell’establishment di credere nelle potenzialità di sviluppo in termini di occupazione e miglioramento della vita sociale che possono derivare da investimenti in banda larga.

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Il governo ignora i reiterati inviti della Commissione Europea a un rafforzamento e maggiore impegno nel creare una diffusa e capillare rete ad alta velocità in grado di incentivare nuova competitività per le imprese e inclusione di un numero sempre maggiore di cittadini nella dimensione digitale.

E’ il solo ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola ad avere dimostrato maggiore sensibilità nei confronti della banda larga dichiarando che il progetto va finanziato subito a salvaguardia dell’occupazione.

A cosa servirebbero gli 800 milioni? Migliorare la rete di distribuzione in quelle zone non ancora raggiunte dall’Adsl e procedere gradualmente alla sostituzione dell’attuale infrastruttura con una rete in fibra ottica.

Il governo delle 3 I, Internet, Inglese, Impresa delude.. Scajola è tornato alla carica con l’obiettivo di difendere e creare nuova occupazione, aree industriali a banda larga.

I nuovi investimenti – in base a quanto riferito dal Ministro – potrebbero dare lavoro a 50 mila addetti del settore e consentire l’apertura di 33 mila cantieri, con un impatto positivo sul Pil pari a 0,2 punti percentuali. L’investimento è solo differito, entro l’anno verrà avviata la macchina dei nuovi investimenti. E speriamo che sia così.

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Ma nonostante le rassicurazioni di Scajola va sottolineata che per l’ennesima volta il rapporto delle istituzioni con l’innovazione e la tecnologia sia vissuto in modo superficiale.

Eppure tutti i paesi che vogliono aspirare a una crescita economica infrastrutture digitali ad alta velocità sono indispensabili e necessarie quanto lo sono le infrastrutture di trasporto fisiche.

Importante è garantire un costante ammodernamento delle reti di distribuzione metropolitane e le tratte che portano direttamente i bit a casa dell’utente nonché allargare le possibilità di accesso broadband in tutti quei comuni territorialmente disagiati.

Un tema che viene spesso trattato come problema strettamente tecnico ma che dovrebbe essere invece inquadrato in prospettive più ampie.