Nexus One, Google cambia le regole del gioco del mercato mobile

La strategia marketing adottata per la vendita del nuovo smartphone privilegia la vendita in una logica Web Store e cambia le regole del gioco tra gli operatori della telefonia mobile

Arriva Nexus One e Google diventa la parola più chiacchierata tra i gli appassionati della telefonia mobile. Nexus One, prodotto dalla coreana HTC, è acquistabile per ora unicamente negli Stati Uniti direttamente dal sito Google, o attraverso la partnership con T-Mobile.

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Sarà commercializzato in Italia da Vodafone, probabile disponibilità: marzo-aprile. Per chi volesse anticipare i tempi è possibile, tramite un percorso un po’ tortuoso che implica l’utilizzo di Google Checkout (l’equivalente di PayPal) e un proxi server Usa, vedi qui, acquistarlo per un prezzo di circa 450 dollari comprese spese di spedizione.

L’idea di poter acquistare direttamente Nexus dal sito di Google è una strategia marketing coerente con il modello dell’Internet Company. Sebbene circoli scetticismo sulla capacità di competere con Apple e riuscire a drenare utenza interessata all’iPhone, si evidenzia come Google possa contare sul vantaggio di avere sul proprio sito ben 160 milioni di visitatori unici nei soli Stati Uniti (fonte comScore).

Su You Tube è già stata creata una pagina che illustra le capacità e funzionalità del nuovo smartphone.

Google, ancora una volta, cambia le regole del mercato, e inventa un nuovo modello di distribuzione allineato allo stile Internet company privilegiando la logica del Web Store. Ricordiamo che negli Stati Uniti, al contrario dell’Europa, i cellulari si acquistano attraverso gli operatori, e non singolarmente.

Il nuovo modello intrapreso da Google, secondo quanto espresso dal management della società ha l’obiettivo di garantire un più rapido aggiornamento in termini di nuove applicazioni e costi ridotti.

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Al momento il costo è di 529 dollari oppure 179 dollari con un contratto di due anni fornito da T-Mobile USA il cui piano telefonico prevede 79,99 dollari al mese per 500 minuti di traffico voce-testo.

Coloro che comprano il telefono senza contratto di un operatore dovranno avere una SIM di un operatore che supporta tecnologia Google, al momento T-Mobile oppure AT&T ( per quest’ultimo però si possono soltanto utilizzare canali di comunicazione a bassa velocità).

L’introduzione di Nexus è la grande novità che mette in discussione gli attuali equilibri del mercato smartphone. Secondo i dati Gartner, le stime del consuntivo 2009 rivelano una trasformazione ormai già avviata.

Mentre l’establishment che fa riferimento alla piattaforma Symbian, i cui fornitori primari sono La stessa Nokia e Samsung, tendono a vedere ridurre il proprio market share, Android, il sistema operativo su cui è basato Nexus, ha già raggiunto, a solo un anno di distanza dalla sua commercializzazione, un 5% di market share.

In progressione anche il BlackBerry e l’iPhone di Apple, con markest hare rispettivamente del 19,2% e del 12,1%. Nulla di più facile che le quote di Android, a fine 2010, si avvicino sempre più a quelle di Apple e Rim.