Pc, la nuova tentazione di Nokia

Il leader della telefonia mobile considera l’ipotesi di entrare nel segmento dei personal computer. Sempre più labile la separazione tra l’industria informatica e quella delle telecomunicazioni

Il mondo dell’informatica e quello delle telecomunicazioni sono da tempo entrati in collisione e la sinergia prodotta dalla contaminazione reciproca sta liberando nuova creatività e prospettando imprevedibili scenari di mercato. Da una parte coloro che avanzano sventolando la bandiera del software e sistemi operativi per la comunicazione evoluta in ambito mobile, vedi Google, Microsoft, dall’altra il fronte delle aziende che hanno tradizionalmente innovato sul fronte della telefonica cellulare, come Nokia. E poi player indipendenti e autonomi come Apple e Rim. La grande competitività accesa da una sempre più accentuata convergenza tra piattaforme di derivazione informatica e di derivazione telco si sta esprimendo avanzando ipotesi di nuovi dispositivi di accesso alla rete, più intelligenti, più sofisticati. Finora, in linea di massima, si è mantenuta una differenziazione nella produzione di dispostivi Pc-based e Telco-based. Chi produceva Pc continuava a produrre Pc, chi faceva telefoni continuava a produrre telefoni. Ma tutto questo appartiene ormai al passato. L’evoluzione dei pc portatili, notebook, sub-notebook, netbook avvicina sempre più questo settore tecnologico al mondo dei dispositivi mobili di accesso alla rete, come gli smartphone. Cambia il fattore di forma, ma sostanzialmente gli ingredienti tendono a uniformarsi. La notizia che Nokia si dimostri interessata a iniziare la produzione di laptop è l’effetto di questo rapido cambiamento. In una dichiarazione ripresa dalla Reuters, il chief executive del gruppo finlandese, Olli-Pekka Kallasvuo, ha affermato che verrà attentamente considerata questa ipotesi. Se fosse così Nokia seguirebbe una logica opposta e contraria a quanto avvenuto sul fronte Pc. Le carte della competizione sono infatti già state rimescolate. Acer, numero tre nella classifica di vendite mondiali di Pc, è già scesa nell’arena della telefonia cellulare, così come HP e Lenovo. Tutti e tre produrranno mobile phone. Esiste però una differenza. Per le aziende tradizionalmente legate alla produzione di Pc passare alla produzione nel segmento a maggior valore della telefonia, ovvero il segmento Smartphone, significa puntare a una tecnologia che garantisce margini di guadagno superiori a quelli che invece possono oggi realizzati nel settore dei Pc. I netbook, si sa, hanno un marginalità di guadagno molto bassa. Ma l’economia di scala che può mettere in gioco Nokia potrebbe fare la differenza, soprattutto se riuscisse a inserirsi nel nuovo segmento puntando all’innovazione e una sempre più ampia diversificazione dei prodotti. Il che si tradurrebbe in un vantaggio per gli utenti, liberi di scegliere tra tecnologie di nuova concezione adatte a misurarsi con esigenze e stili di vita in continuo cambiamento.

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