In merito alle notizie di stampa (http://www.datamanager.it/cms/view/sezioni_web/reti_e_tlc/la_banda_larga_stringe_la_cinghia/s155/c82896 ; http://www.datamanager.it/cms/view/sezioni_web/reti_e_tlc/il_mistero_della_banda_larga/s155/c82902 )sull’orientamento del Governo per gli investimenti nella banda larga, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici richiama in una nota il valore degli investimenti in innovazione digitale in Italia e nei settori dei servizi correlati, che sono ad alta intensità di occupazione qualificata e dentro la Federazione rappresentano oltre un milione di imprese e due milioni e mezzo di addetti.
L’innovazione digitale fa giustamente parte del programma di Governo e si ritrova nei Piani e-Government 2012 e Industria 2015, che rappresentano obiettivi da non disattendere senza compromettere il futuro del sistema economico e sociale del Paese.
“La Banda larga – ha dichiarato il Presidente Stefano Pileri – è uno degli strumenti fondamentali per superare il digital divide che ancora frena lo sviluppo dell’economia e la riforma della Pubblica Amministrazione e rappresenta una infrastruttura vitale; è quindi auspicabile che il Piano triennale definito dal Governo trovi rapida attuazione.
In questo processo non si può ignorare il ruolo delle Regioni che hanno già dichiarato la loro disponibilità a reperire una parte delle risorse che il Governo si è impegnato a garantire quando la ripresa avrà basi più robuste.
I segnali ancora deboli della ripresa – ha concluso Pileri – non devono comunque scoraggiare gli investimenti nei settori che svolgono una funzione anticiclica e hanno dimostrato di considerare l’innovazione tecnologica e i servizi come strumenti fondamentali per rilanciare la produttività e l’occupazione”.