La giuria ha decretato i vincitori del ‘Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei’, organizzato da Ricoh Italia e Art Relation con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Milano e del Comune di Vimodrone.

● Vincitore assoluto: ‘Wallghost’ di Angelo Crazyone

● Vincitore per la sezione pittura-disegno-grafica: ‘Grammatica della Terra’ di Giuliana Storino

● Vincitore per la sezione scultura-installazione: ‘L’Assunta’ di Cristina Aldrighi

● Vincitore per la sezione fotografia-video, digital art: ‘Improvvisazione’ di Alessandro Mazzoni

Agli artisti è stato chiesto di interpretare attraverso le loro opere (sono 500 quelle sottoposte da artisti di tutta Italia) i valori Ricoh riassumibili in: “Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo la tutela dell’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa”.

‘Wallghost’: innovazione e ricerca, elementi fondamentali nell’arte contemporanea

È Angelo Crazyone, un ventenne nisseno iscritto all’Accademia di Belle Arti di Palermo, il vincitore assoluto della Prima Edizione del Premio Ricoh.

L’opera ‘Wallghost’, un acrilico su plexiglass, rientrava nella sezione “pittura-disegno-grafica. Così Crazyone ha commentato la propria opera e i valori Ricoh rappresentati: “Nell’arte contemporanea l’innovazione e la ricerca sono i codici fondamentali.

L’arte contemporanea ci costringe ad interrogarci, a non soffermarci alla percezione del bello, ma a domandarci cosa ci sia sotto un’opera e qual sia il suo vero significato.

Una trasparenza vicina ai principi della Responsabilità sociale. Con l’irrompere sulla scena dei ready-made, inoltre, anche semplici oggetti quotidiani possono essere visti come emblema dell’arte, dotati di un significato innovativo: e questo ci sta a dire che nell’arte contemporanea il carattere artistico risiede non nella bellezza, nella proporzione o nell’armonia, quanto piuttosto nella novità.

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Wall Ghost è una sorta di muro mobile, in cui la superficiale idea di riproducibiltà meccanica, rivela invece un procedimento assolutamente autentico, personale e reale quale la pittura”.

‘Grammatica della terra’, una pittura creata dalla terra in cui il foglio di carta diventa luogo di scrittura

Nella categoria ‘Pittura-Disegno-Grafica’, ha vinto una ragazza di Manduria (provincia di Taranto) iscritta all’Accademia di Belle Arti di Brera, Giuliana Storino, con “Grammatica della terra”, una tecnica mista su tela.

Così ha spiegato la propria opera: “La mia ricerca, partendo dal rapporto tra uomo, natura e territorio, pone l’attenzione alla Terra, il supporto dei supporti per eccellenza.

Si tratta di una pittura scritta dalla terra, più che dal colore e si adagia sotto il nostro sguardo, come sotto i nostri passi. È in questo luogo che si colloca ‘Grammatica della Terra’, l’opera su carta che visualizza le impronte di fogli di carta. Il foglio di carta, improntato di terra, lascia la traccia di confine sul supporto, incontra la metafora del mondo. Diviene spazio, luogo di scrittura e ne individua una grammatica”.

‘L’Assunta’, metafora dello scorrere del tempo e dell’ecosostenibilità

Cristina Aldrighi, bergamasca di Trescore Balneario, non ancora ventenne, iscritta all’Accademia di Brera, ha vinto la sezione ‘Scultura-Installazione’ con ‘L’Assunta, un’opera in metallo di cm. 80X70x140.

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“Nella nostra contemporaneità, tra le ricerche scientifiche e tecnologiche e la scoperta di nuovi materiali e metalli, non dobbiamo dimenticarci della bellezza e della sincerità del ferro.

Grazie alla ruggine che corrode la sua superficie, ci ricordiamo costantemente che siamo anche noi esseri umani vittime dello scorrere del tempo e che se sappiamo accettare e apprezzare questo nostro limite invalicabile allora noi stessi possiamo diventare ecosostenibili e utili alle società future”, così Cristina Aldrighi ha illustrato il significato del suo lavoro.

‘Improvvisazione’, l’arte come espressione della condizione umana e dell’interazione con la natura

A vincere la sezione più tecnologica è stato “Improvvisazione”, un Video dalla durata di circa 7 minuti, realizzato da Alessandro Mazzoni, nativo di Locarno, in Svizzera, e iscritto a Brera, che ha spiegato: “La mia è un’opera che utilizza come medium la modernità del video digitale, ma che cerca al contempo di mantenere un concetto di primitività del far arte, legato all’idea di improvvisazione, ovvero di una produzione libera e spontanea dell’inconscio.

Da soggettivo esso diventa collettivo e universale, allorquando viene ‘completato” dal pubblico che partecipa attivamente all’opera portandovi il proprio vissuto al suo interno. Dal mio punto di vista il fare arte o il fruirne, non vuol dire comprendere il significato integro dell’opera, quanto piuttosto suggerire, emozionare o creare una suggestione: aprire magari spiragli di senso. L’arte è uno dei bisogni fondamentali dell’uomo: l’espressione della sua condizione e l’interazione con la natura e con il mondo”.

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La premiazione è avvenuta ieri, 2 marzo, alle ore 18 presso la sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, in via Vivaio 1, a Milano. La giuria – presieduta dal professor Giacinto di Pietrantonio, uno dei maggiori esperti italiani di contemporary art – era composta da: Cristina Stancari, Assessore provinciale alle Politiche giovanili, della Provincia, Vincenzo Gornati, Assessore alla cultura Comune di Vimodrone, Mirko Bianchi, Past Presidente Ricoh Italia, Davide Oriani, Amministratore Delegato Ricoh Italia, Salvatore Garau, artista, Michele Perini, Presidente Fiera Milano spa e Lorenzo Marini, Art director.

Le opere vincitrici entrano a far parte della costituenda collezione d’arte di Ricoh Italia, mentre le altre sono state battute ad un’asta. Il ricavato è stato assegnato in parte ai giovani artisti e, per la parte maggiore, devoluto ad un progetto di solidarietà, destinato “all’educazione ai media e alle nuove tecnologie per i giovani” e realizzato dalla Onlus Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi.