Due ragazzine romane si facevano invitare a casa delle vittime poi, con una stratagemma, riuscivano a far entrare i complici nell’abitazione per effettuare la rapina

La criminalità ha scoperto in Facebook un nuovo mezzo per portare avanti i propri traffici. Dopo il caso degli spacciatori di Brindisi che utilizzavano il social network per ricevere le ordinazioni, oggi a Roma i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fermato 6 persone per rapina. La banda sceglieva le proprie vittime su Facebook per poi introdursi nelle loro abitazioni e derubarle.

Vittime adescate su Facebook

Due minorenni incensurate avevano il compito di contattare tramite Facebook ragazzi della stessa età per riuscire a farsi invitare a casa in assenza dei genitori. Una delle due ragazzine invitava la vittima ad uscire per una passeggiata mentre l’altra si nascondeva nell’abitazione dopo aver finto di essersi allontanata. Una volta rimasta sola in casa, l’infiltrata faceva entrare il resto della banda che procedeva con la rapina. Come spesso succede fra i criminali minorenni, i giovani si fotografavano con i cellulari insieme alla refurtiva.

All’opposto, Facebook è diventato anche per la Polizia uno strumento utile nella lotta alla criminalità. A Pavia gli agenti hanno fermato 30 writer fingendosi anche loro graffittari in un gruppo dedicato.

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