Ebbene sì, il cioccolato spesso bandito dalla nostra dieta per questioni di linea, è ultimamente sempre più spesso al centro di studi che puntano più sugli effetti benefici sull’organismo, invece che su quelli nocivi

Sembra infatti che il cuore prediliga il cioccolato fondente, in quanto i flavonoidi aiutano a ripristinare la flessibilità dei vasi sanguigni. Ma i benefici non finiscono qui, dato che queste sostanze nutritive, contenute anche in vino, frutta e verdura, aiuterebbero addirittura a combattere il diabete di tipo 2 e, in controtendenza con l’opinione comunemente diffusa che il cioccolato faccia ingrassare, gli antiossidanti presenti nella sua composizione aiuterebbero a mantenere la forma fisica

Perché quindi non sfruttare il potenziale curativo dei flavonoidi concentrandolo in una pillola? E’ quanto hanno pensato i ricercatori del Brigham and Women Hospital di Boston, che hanno appena condotto una sperimentazione finalizzata a capire se le ‘pillole al cioccolato’ a base di flavonoidi possano prevenire infarto e ictus.

Pillole di flavonoidi o placebo?

La ricerca fra l’altro è sponsorizzata dal National Heart, Lung and Blood Institute americano e da una multinazionale produttrice di dolci che ha brevettato un sistema di estrazione dei flavonoidi dal cacao in alta concentrazione, per confezionarli in capsule.

Il test prevede la somministrazione a 18.000 persone, uomini e donne, di compresse ricche di nutrienti che vanno oltre quelli presenti nel cioccolato, per scoprire se sia possibile aumentare i benefici eliminando zuccheri e grassi, come spiega JoAnn Manson, alla guida della sperimentazione.

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Nell’arco di 4 anni ai partecipanti verrà dato un ‘placebo’ oppure due capsule al giorno di flavonoidi, senza che nessuno sappia la vera natura di ciò che ha assunto fino alla fine del periodo di sperimentazione. 

E’ prevista anche una seconda fase di test, che riguarderà l’ipotesi di prevenzione dei tumori, già precedentemente vagliata, anche se in un ambito di ricerca circoscritto agli anziani sani.

In realtà le compresse con estratto di cacao esistono già sul mercato, vendute da alcune aziende. Si tratta tuttavia di capsule con ingredienti meno attivi ed efficaci rispetto a quelli che andranno a comporre le pillole per questa sperimentazione.