Un’equipe di ricercatori USA ha scoperto che le strutture che nel nostro cervello dovrebbero ridurre lo stato d’ansia, il setto laterale, in realtà producono l’effetto contrario

L’istituto di tecnologia Cal Tech, in California, ha scoperto quella parte del cervello che origina l’ansia, che pare possa aumentare a causa di un uso smodato del cellulare. Con grande sorpresa degli scienziati, pare che questa sensazione negativa sia generata dal luogo che si pensava fosse adibito a combatterla. Per questa scoperta il team guidato da David Anderson ha utilizzato una nuova tecnica chiamata Optogenetica, che sfrutta diversi strumenti ottici per attivare determinati neuroni.

La cura per l’ansia è nel nostro cervello

I ricercatori hanno scoperto, tramite la sperimentazione sui topi, che esiste un circuto neuronale che collega il setto laterale del cervello (LS) ad altre strutture. Altra componente di questa rete cellulare è il cosiddetto PVN, incaricato dell rilascio del cortisolo, un ormone con una funzione anti-stress. L’attivazione di questa zona ha provocato nei topi un aumento dello stato d’ansia anche se i ricercatori erano convinti del contrario.

“La parte più sorprendente di questi risultati è che le uscite di LS, che si credeva principalmente agissero come un freno contro l’ ansia, in realtà aumentano l’ansia”, ha spiegato Anderson. Ciò significa che bisognerà rivedere tutta la farmacologia legata alla cura dallo stress, che pare possa essere ridotto dallo stesso cervello grazie al rilascio della nocicettina.

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