Contrariamente al luogo comune che ha sempre nobilitato il peperoncino come un alleato per infiammare il sesso, sembra invece che mangiare piccante metta in pericolo la buona riuscita delle performance sessuali degli uomini: per aspirare a un sesso felice i maschi devono quindi prestare attenzione non solo la dieta ma anche allo sport; sembra infatti che alcuni tipi di attività fisica, come andare in bicicletta, mettano seriamente a rischio le loro performance sessuali.

Uomini, attenzione quindi a quello che mettete in tavola e agli sport che praticate: il consiglio arriva direttamente dal segretario generale della Società Italiana di Urologia, Vincenzo Mirone, in occasione del XXIX Congresso europeo di urologia in corso a Stoccolma.

Gli effetti nascosti del piccante

“E’ vero, infatti, che ha un effetto vaso dilatatore, e dunque porta maggiore afflusso di sangue al pene ma – spiega Mirone – si tratta di un alimento irritante per la prostata, e l’irritazione prostatica porta ad un’accelerazione dell’eiaculazione e dunque ad un forte danno per la sessualità”. Anche altri alimenti rientrano nella “lista nera” delle sostanze incriminate per il buon sesso: i superalcolici, il luppolo e quindi la birra, i frutti di mare e il pepe.

Viceversa, sono gli antiossidanti da prediligere per aspirare a una vita sessuale felice: il vino rosso, le verdure, elementi come zinco e selenio e la vitamina C.

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Lo sport in generale sarebbe d’aiuto per ottenere prestazioni sessuali ottimali, ma anche qui bisogna fare alcune distinzioni.

“Indicata per l’uomo – sottolinea Mirone – è ogni sport di movimento come, ad esempio, la corsa, il calcetto ed il tennis. Da sconsigliare sono, al contrario, le attività sportive di sforzo quali i pesi”.

Assolutamente da bandire la bicicletta, che come facilmente si può intuire, potrebbe danneggiare l’apparato genitale maschile.

In conclusione, dieta e sport “possono dunque giocare un ruolo importante sulla vita sessuale, un ruolo da non sottovalutare anche su questo legame non sono ancora stati fatti degli studi scientifici sistematici”.