Fine anno: è tempo di stime

La fine dell’anno è imminente e gli esperti di sicurezza già sono alle prese con il non facile compito di stimare quali eventi e fenomeni in questo periodo hanno maggiormente minacciato le finanze di imprese e privati ed ancor più arduo è lo sforzo che si trovano a sostenere per prevedere quali saranno le sorprese che ci si dovrà aspettare per l’imminente 2010.

Tra le prime statistiche comparse in Rete c’è quella stilata dal Presidente di un’azienda americana specializzata in soluzioni per la prevenzione di frodi online che ha annoverato come principale minaccia nell’anno corrente la continua crescente proliferazione di e-mail di phishing ed alla quale ha associato l’emergente fenomeno del SMShing – il cui significato non lascia spazio ad alcun dubbio interpretativo.

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Lo strumento del messaggio di testo inviato al telefono cellulare del correntista è sicuramente una misura strategica in grado di trasmettere tranquillità al proprio cliente.

Serenità, però, che in maniera altrettanto certa fa abbassare la guardia al soggetto, che al presentarsi di una qualsiasi comunicazione proveniente – in apparenza – dal proprio istituto di credito, non esiterà ad assecondarne le istruzioni contenute. E questo lo sanno bene i cyber-criminali.

Tra gli altri cavalli di battaglia dei truffatori che si sono contraddistinti nel 2009 sono state indicate le proposte di lavoro a distanza, i cui unici requisiti richiesti per essere “assunti” sono un contatto telefonico o di corrispondenza elettronica ed una posizione bancaria.

Le offerte di impiego non giungono più solamente attraverso la posta elettronica, ma sempre con maggior frequenza vengono sfruttati canali convenzionali, come inserzioni su portali web o su carta stampata.

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L’anonimato – per gli pseudo datori di lavoro – è garantito dalla miriade di annunci legittimi tra i quali si celano e, nel contempo, la proposta assume anche un carattere di maggiore affidabilità grazie al veicolo pubblicitario utilizzato.

L’opportunità alletta i molti che vedono alla propria portata la possibilità di incrementare le proprie finanze con facili guadagni soltanto rendendosi disponibili a far transitare somme sul proprio conto bancario a fronte di una percentuale a titolo di remunerazione.

Purtroppo però ben presto dovranno prepararsi a sbrigare una non semplice grana giudiziaria.

Non potevano mancare nella top ten i malware ideati con l’unico scopo di sottrarre dati sensibili dal computer infettato e per monitorare costantemente ogni singola operazione del malcapitato utente permettendo così di avere tutte le informazioni sempre aggiornate e pronte per essere usate all’occorrenza.

Se il bilancio consuntivo del 2009 non è confortante, il prossimo anno non sarà da meno.Tra i vari pericoli evidenziati è stata rivolta particolare attenzione al mobile-banking.

Sarà questo il prossimo bersaglio per le frecce dell’arco del crimine ed in questi giorni se ne è avuto già un assaggio: un worm in circolazione è in grado di dirottare le connessioni avviate da iPhone sbloccati al portale del colosso bancario ING Direct verso una maschera di log-in alterata.

Un’altra preoccupante minaccia, che si presume presto si farà largo, sarà la diffusione di trojan del tipo “URLzone”, la cui caratteristica principale è quella di riuscire a sottrarre denaro da un conto online, calcolandone l’ammontare preciso in tempo reale in base al saldo, proprio mentre il web-correntista è loggato.

Più che Buon Anno è il caso di augurarsi buona fortuna.

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