Google nella Top Ten dello spam

Dopo i festeggiamenti natalizi ed i brindisi di benvenuto al 2009, il colosso delle ricerche nel web, come una brava massaia, deve rimboccarsi le maniche e rifare un po’ di ordine.
 I tecnici di Google, subito agli inizi dell’anno hanno dovuto cimentarsi a risolvere qualche grattacapo e fare un po’ di pulizia tra i vari servizi offerti agli internauti.
 Qualcosa, però, già aleggiava nell’aria il mese scorso quando il motore di ricerca è comparso all’ultimo gradino della lista pubblicata dalla Spamhaus Project Ltd dei 10 peggiori network utilizzati per spam ed attività illecite di ogni genere.La missione di questa organizzazione internazionale senza scopo di lucro è quella di monitorare il flusso delle mail spazzatura, identificarne la sorgente, fornire in tempo reale un’adeguata protezione anti-spam, collaborare con le forze di polizia e fare pressione sui diversi organi politici nazionali per l’adozione di una efficace legislazione in grado di arginare il fenomeno.
 Tornando a Google, nella prima settimana dell’anno, è riuscito a fare una “rimonta” da scatenare le invidie del miglior pilota di Formula 1: dalla decima posizione è balzato al quarto posto – con un “rispettabile” punteggio di trenta questioni a dir poco ambigue – per poi, in men che non si dica, guadagnarsi la medaglia di bronzo con un’ulteriore problema segnalato.
 Tra i fruitori dei servizi aggiuntivi proposti dal motore di ricerca che gli hanno fatto guadagnare l’ingrato primato compaiono spam-gang, veri e propri gruppi organizzati di spammer, truffatori di ogni genere e procacciatori di “muli”, che con il pretesto di facili guadagni reclutano soggetti per movimentare le ingenti somme raccolte attraverso vari stratagemmi fraudolenti.
 A distanza di alcuni giorni, avendo risolto 29 dei 31 casi evidenziati, Google è riuscito comunque a scomparire dall’elenco infamante.
I due rimanenti problemi, che sembrano essere quelli un po’ più ostici da sanare, sono “Gmail” e “Google Documents”.Per quanto riguarda il primo, molti indirizzi di posta elettronica, utilizzati per inviare spam o perpetrare le note truffe alla nigeriana, sono stati rimossi.Purtroppo, però, secondo i responsabili del motore di ricerca, c’è ancora molto da fare in considerazione della difficoltà nell’individuare quali, tra la moltitudine di account, vengono utilizzati illegalmente.Il secondo viene utilizzato dai criminali per reindirizzare i navigatori – sfruttando il dominio google.com per raggirare i controlli anti-spam – verso risorse esterne che propongono droghe o rinvigorenti per la virilità piuttosto che iniettare malware di ogni sorta.Per questo il portavoce dell’azienda di Mountain View ha dichiarato che già da tempo sono stati apportati miglioramenti per ridurre al minimo l’impatto di questo fenomeno e che a breve verranno adottate ulteriori misure per limitare ogni forma di abuso.I malfattori sono avvisati.

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