Il virus viaggia anche nello spazio

Nel suo rapporto annuale sullo stato della sicurezza informatica,  F-Secure ha evidenziato una crescita esplosiva del codice maligno (malware) diffuso attraverso Internet. Il numero di malware rilevati è stato il triplo del 2007 e, nel solo 2008, i codici maligni individuati nel mondo sono stati il doppio di quelli riconosciuti nei 21 anni precedenti.     Il profitto illecito è come sempre la molla dietro alla straordinaria diffusione delle minacce in Internet. Il malware è oggi prodotto da bande organizzate che utilizzano tecniche sempre più sofisticate.  Il 2008 ha visto il diffondersi su scala mondiale delle botnet, reti di pc infetti controllate da remoto, che rappresentano una sfida imponente per chi si occupa di sicurezza informatica; è infatti proprio la grande potenza di calcolo di queste reti la causa principale della gran quantità di spam e di malware in circolazione. Nel corso del 2008, gli attacchi via Internet hanno raggiunto più volte le prime pagine dei giornali, dal malware prodotto in lingua cinese diffuso durante le Olimpiadi di Pechino agli attacchi ai sistemi informatici dei candidati alle presidenziali Usa. I sistemi di tre importanti ospedali londinesi sono stati bloccati dai virus, mentre il Dipartimento della Difesa americana ha bandito l’uso delle chiavette USB a causa della loro pericolosità. Nel corso dell’anno, i virus sono arrivati addirittura nello spazio, attraverso un notebook infettato portato a bordo della stazione spaziale internazionale. Assicurare alla giustizia i criminali informatici continua a essere un’impresa complicata, anche se alcuni recenti successi fanno ben sperare. Un’operazione dell’FBI ha portato allo smantellamento di Dark market, un sito sul quale venivano venduti numeri di carte di credito rubate e forniti servizi Internet illegali. Il lavoro di alcuni giornalisti ha portato alla chiusura di McColo Corp., organizzazione che controllava numerose botnet, determinando una temporanea diminuzione del numero di spam in circolazione. Microsoft ha denunciato alcuni fornitori di applicazioni di sicurezza fasulle che approfittavano della preoccupazione degli utenti per vendere prodotti senza alcun valore. F-Secure è convinta che l’inefficienza delle autorità giudiziarie nazionali e internazionali nell’individuare, perseguire e condannare i criminali informatici sia un problema che deve essere risolto. La proposta di Mikko Hyppönen, Chief Research Officer di F-Secure, per la costituzione di una Internetpol dedicata alla caccia ai criminali online ha raccolto consensi in tutto il mondo. “Il punto é che ben pochi responsabili di questi reati vengono puniti – ha dichiarato Hyppönen -. Il messaggio che arriva ai criminali è che esiste un modo facile per fare un sacco di soldi senza essere scoperti, né  tantomeno puniti”.

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