Phishing: il nostro nuovo vicino di casa

Nel 2008 il crimine online è aumentato del 66% rispetto all’anno precedente. Nell’analisi di RSA sull’andamento annuale del crimine online
l’Italia è il terzo paese a livello mondiale per numero di attacchi subiti.

Se ancora qualcuno pensa che il phishing sia un problema ‘elitario’ si sbaglia di grosso. Il cybercrime è al momento una delle attività più redditizie e per questo in espansione in tutto il mondo in forma capillare. E riguarda chiunque, dalle aziende che devono tutelarsi dalle perdite di business ed immagine agli utenti privati che vogliono proteggere i propri dati sensibili.

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Dall’indagine annuale dell’Anti Fraud Command Center di RSA, la divisione sicurezza di EMC, è emerso che nel 2008 il phishing è aumentato a livello mondiale del 66% rispetto all’anno precedente, con 135.426 attacchi totali contro i 90.000 del 2007. Nel dettaglio, nei primi 6 mesi dell’anno c’è stato un deciso incremento dell’attività con un picco ad Aprile di 15.002 attacchi in un solo mese. Tra giugno e luglio 2008 invece è stata registrata una flessione, culminata in Agosto con 7.009 attacchi, il minor numero in assoluto durante tutto l’anno. Un leggero aumento chiude il 2008 ma rimane il dubbio di cosa sia successo nei mesi estivi: RSA attribuisce il calo alla sostituzione dell’ infrastruttura precedentemente utilizzata con Asprox botnet, noto per i suoi attacchi basati su SQL injection.

I primi mesi del 2008 rappresentano l’apice dell’attività della gang criminale Rock Phish che ha utilizzato un network fast floux (una evoluzione delle infrastrutture criminali) per rendere i suoi attacchi maggiormente efficaci.

L’Italia, uno dei paesi più colpiti al mondo

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Il mirino privilegiato dei cybercriminali rimangono gli Stati Uniti che con il 40% conquistano il gradino più alto del podio della classifica dei dieci paesi più bersagliati.
Altra prescelta dai frodatori è l’UK con il 37%, mentre al terzo posto troviamo l’Italia. In quarta posizione il Canada con il 5% , seguita da Spagna e Australia con il 2%. Chiudono la classifica Messico, India, Sud Africa e la Columbia con l’1%. La propagazione del fenomeno in nuove zone come il Sud America, l’America Centrale e le regioni dell’Asia del Pacifico confermano la diffusione a macchia d’olio in tutto il mondo del crimine online.

Anno nuovo, stesso trend
Le statistiche di Gennaio confermano il trend del 2008 del phishing a livello mondiale. Gli Stati Uniti – con il 61% – si attestano, come il paese più colpito dalle frodi online, mentre UK mantiene ben saldo il secondo posto con il 13%. L’Italia con il 5% guadagna la terza posizione della classifica “nera”: la percentuale si traduce in termini numerici in 10 istituti finanziari colpiti da 468 attacchi in un solo mese provenienti dagli Stati Uniti. Fuori dal podio per un soffio la Spagna con il 4% seguita dal gruppo composto da Canada, India, Sud Africa, Polonia e Australia con il 3%. Chiude la classifica dalla “top ten” dei paesi più “bersagliati” la Germania con il 2%.