Scareware per la ricorrenza del 911

Ogni occasione è buona per hacker senza scrupoli per diffondere malware di qualsiasi genere…Ogni occasione è buona per hacker senza scrupoli per diffondere malware di qualsiasi genere.

E, come di consueto, al presentarsi di un evento di portata mondiale, eccoli pronti ad insinuarsi nelle fitte maglie della Rete per catturare inconsapevoli prede.

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E’ stata la volta del disastro causato dallo Tsunami di alcuni anni fa, la scomparsa di Michael Jackson e, proprio in questi giorni, sta circolando una mail che, oltre a spiegare come il virus H1N1 sia solamente una trovata delle aziende farmaceutiche per spillare quattrini, invita a consultare il documento allegato che, anziché rivelare scottanti dettagli , installa un virus – in questo caso informatico – che va a fare incetta delle informazioni riservate memorizzate sull’elaboratore.

Stavolta l’ottava ricorrenza del tragico attentato alle torri del World Trade Center è stato preso come pretesto per poter ingannare l’utente del web e violare la sicurezza del suo computer.
Come è consuetudine ogni anno in prossimità dell’undici Settembre vengono proposti con ogni mezzo di comunicazione servizi ed interviste per ricordare quell’infausto giorno in cui migliaia di persone hanno perso la vita e che ha lasciato senza parole l’intera opinione pubblica.
E la certezza che tanti saranno quelli che non esiteranno a visitare un sito web che propone qualche novità sulla vicenda ha fatto sì che i cyber-criminali si siano adoperati per diffondere programmi malevoli attraverso la violazione di portali web legittimi, inserendo all’interno delle pagine keyword riferibili all’atto terroristico.

In questo modo, attraverso il SEO – search engine optimisation -, ovvero tutte quelle attività da porre in essere per aumentare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca, i malintenzionati sono riusciti a far comparire i collegamenti alle risorse profanate tra i primi risultati forniti da Google.
Tra le diverse parole utilizzate è tornata alla ribalta “Tania Head”.

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Questa signora trentaseienne di origine spagnola in passato si guadagnò la popolarità per aver raccontato di essere sopravvissuta al crollo di una delle due Torri Gemelle, dopo aver minuziosamente descritto gli ultimi minuti trascorsi all’interno della struttura prima del cedimento. I successivi accertamenti però dimostrarono come tutto fosse soltanto un’invenzione di cattivo gusto .
Insomma chi nei giorni scorsi avesse fatto qualche ricerca sul “9/11” ed un allarmante avvertimento gli avesse segnalato la presenza di molteplici infezioni, allora sicuramente è incappato in uno dei siti web compromessi da dove è stato scaricato uno scareware – un falso antivirus che, previa (finta) scansione, invita a “ripulire” il proprio sistema -.