Security: troppo facile rubare le identità!

Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica, ha realizzato un esperimento sociale per capire con quanta cura le persone custodiscano i propri dati personali e il risultato non è stato affatto incoraggiante!

Nel corso di questo test, sono stati intervistati comuni cittadini britannici in giro per le strade e la maggior parte si è rivelata molto imprudente, fornendo i propri dati anagrafici e indirizzo e-mail a dei perfetti sconosciuti.

Un esperto di Sophos ha realizzato questo esperimento in conclusione della “National Identity Theft Prevention Week”: armato di videocamera e utilizzando qualche piccolo trucco, si è rivolto ai passanti di Bristol ed è riuscito ad ottenere nome e cognome di tutti gli intervistati tranne uno.

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Alcune persone inoltre, hanno rivelato anche la propria data di nascita e indirizzo e-mail senza riflettere al rischio che ciò può rappresentare per la sicurezza dei dati personali.

Un breve video è disponibile su YOUTUBE per verificare con quanta facilità sia possibile ottenere tali informazioni: http://www.youtube.com/watch?v=vUapgAMiBJA

Quanto emerso da questo piccolo esperimento è davvero preoccupante, soprattutto se si considera che la diffusione impropria di dati aziendali può danneggiare in modo permanente la reputazione di un’impresa agli occhi del consumatore.

“Ci siamo calati nei panni, per noi davvero inusuali, di ladri di identità, e con l’ausilio di una videocamera abbiamo cercato di capire come la gente percepisce il problema dei furti di identità.

Siamo stati davvero negativamente colpiti dalla facilità con la quale le persone sono disposte a condividere con perfetti sconosciuti i propri dati personali.

Si tratta della dimostrazione che l’impegno profuso, nelle scorse settimane, per sensibilizzare il pubblico in merito all’importanza della protezione dei propri dati non sia stato affatto sufficiente” ha commentato Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos, che ha condotto le video interviste. “

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Questa purtroppo è solo la punta dell’iceberg di una problematica molto più ampia che deve essere affrontata con la massima attenzione: una sola settimana all’anno dedicata a questa tematica non è, evidentemente, sufficiente.

Gli utenti e le aziende hanno la responsabilità di tutelare costantemente i dati sensibili ed evitare che cadano nelle mani sbagliate. Speriamo che il video realizzato serva a mettere in guardia il pubblico e lo porti ad essere prudente nel condividere le proprie informazioni personali”.