Twitter e Facebook: ondata di messaggi su falso abuso di minore

Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica, lancia un nuovo allarme e mette in guardia tutti gli utenti di Twitter e Facebook.

Una nuova minaccia si sta diffondendo con estrema rapidità attraverso i due famosi social network (ma anche via SMS): si tratta di un messaggio relativo ad un presunto caso di abuso subito negli Stati Uniti da un bambino di tre anni, che nel 2006 sarebbe stato rapito da ignoti a bordo di una Mitsubishi Eclipse.

Il falso messaggio invita a condividere la notizia per poter avere maggiori possibilità di rintracciare la targa 98B351 (ovviamente falsa), ingannando gli ignari utenti e generando così un pericoloso effetto a catena.

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Secondo Sophos, il falso numero di targa sarebbe già salito all’87esimo posto tra le ricerche online effettuate con maggiore frequenza nelle ultime ore.

“Questa ennesima bufala online sfrutta la naturale reazione emotiva di fronte a questo tipo di notizie: gli utenti vengono ‘convinti’ con estrema facilità a condividere su Twitter e Facebook tali falsi allarmi con amici, familiari e colleghi, nella convinzione di compiere una buona azione”, ha sostenuto Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos.

“Sfortunatamente ciò si traduce solo in una perdita di tempo, e in un intasamento della rete: cercando su Google, infatti, si può rapidamente scoprire che la Mitsubishi Eclipse targata 98B351 in realtà non è mai esistita”.

La falsa notizia (che reca il titolo ‘AMBER Alert’) sfrutta anche la credibilità del cosiddetto AMBER (America’s Missing: Broadcast Emergency Response) Alert Program, programma di collaborazione tra forze dell’ordine, giornalisti radio e tv e comunità informatica volto a far circolare con rapidità le informazioni sui più gravi casi di abuso di minori: l’obiettivo è convincere tutti gli utenti a partecipare alle ricerche ed alla sicurezza dei bambini coinvolti.

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