Torino è già una Smart City

Cruscotto urbano, piattaforma on line e Smart PA. Grazie alla collaborazione fra Comune e CSI-Piemonte, Torino è pronta a diventare la prima città “ecosostenibile” italiana

C’è una città in Europa che già oggi potrebbe fregiarsi del bollino di “Smart City”. È Torino, che grazie alla collaborazione con il CSI-Piemonte è la prima città italiana a poter vantare concreti passi in avanti verso la trasformazione in città “ecosostenibile”, capace cioè di rispondere sempre di più alle esigenze dei suoi abitanti riducendo la propria impronta ambientale (-40% di gas serra entro il 2020).

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Candidata ufficialmente al progetto europeo da marzo del 2011, la Città di Torino si è presentata da protagonista allo SMAU 2011, illustrando insieme al CSI-Piemonte quanto si sta facendo per raggiungere l’obiettivo.

Si parte dal “Cruscotto urbano”. Sviluppato a partire dall’esperienza di successo di un analogo strumento già realizzato per la Città, che permette di monitorare il livello di sicurezza urbana reale o percepita indirizzando al meglio gli interventi sul territorio, il nuovo strumento di governance consentirà di fare altrettanto in materia di consumo e risparmio di energia, arrivando per esempio a ottenere una mappa “energetica” della città utile a capire come investire al meglio quartiere per quartiere.

Nessun intervento, però, sarà sufficiente senza una necessaria presa di coscienza da parte di tutta la cittadinanza. Per questo il CSI sta lavorando a una “Piattaforma on line” che permetterà all’amministrazione comunale di comunicare il progetto coinvolgendo i cittadini e le imprese, e gestendo in modo aperto e collaborativo la governance dell’iniziativa. Primo strumento per farlo sarà un “serious game” sui rifiuti, che insegnerà giocando tutto quello che c’è da sapere sul ciclo di vita del rifiuto urbano e che sarà presentato ufficialmente al prossimo Tosm di Torino (16-18 novembre).

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«”Torino Smart City” è una grande opportunità per sviluppare la ricerca, garantita dai nostri Atenei, dalle aziende e dagli importanti centri di ricerca presenti, e per applicarla al nostro territorio a vantaggio di tutti – ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta –. Il ruolo del CSI è fondamentale nella costruzione di un supporto informativo efficace per definire una eco-mappa della città e per sostenere il processo decisionale; grazie a questa collaborazione avremo la possibilità di costruire un modello partecipato di “Smart City”, un monitor sempre acceso sulla salute della città, per renderla più pulita, più vivibile, più attrattiva».

«Diventare una “Smart City” è un processo complesso», ha spiegato Stefano De Capitani, Direttore Generale del CSI-Piemonte. «Cruscotto e piattaforma saranno in tal senso due strumenti molto importanti per il futuro di Torino, perché daranno alla sua Amministrazione la possibilità di governare efficacemente la trasformazione della città. A questi strumenti strategici si aggiungeranno poi azioni concrete. Penso per esempio a “Smart PA on the job”, che abbiamo presentato da poco e che consente ai nostri dipendenti, come a quelli del Comune di Torino e di Fiat, di accedere ai servizi pubblici on line della città risparmiando spostamenti fisici e tagliando il consumo di carta. Già oggi si tratta di un servizio “smart”, che una volta allargato ad altre realtà pubbliche e private migliorerà la qualità della vita dei torinesi, contribuendo a diminuire i loro consumi energetici».