Da Forma Urbis a Rome View, un viaggio nel tempo a portata di smartphone

La Realtà Aumentata al servizio dei Beni Culturali. Presentato al Lu.Be.C. di Lucca il progetto Infracom IT centrato sul Museo di Roma che integra opere e territorio facendo rivivere la storia sul telefonino nelle strade dell’URBE.

“Da Forma Urbis a Rome View” è il progetto presentato presso il salone LU.BE.C. di Lucca e che sarà realizzato entro il 2011 da Infracom IT, società del Gruppo Infracom, su incarico di Filas Spa (Finanziaria Laziale di Sviluppo).

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“Da Forma Urbis a Rome View” integrerà le collezioni del Museo di Roma di Palazzo Braschi col Patrimonio artistico, archeologico e architettonico della città di Roma e lo renderà fruibile attraverso allestimenti multimediali e applicazioni per smartphone, Iphone e iPad grazie alle metodologie di Realtà Aumentata rendendo possibile, di fatto, l’accesso alle informazioni laddove esse servono e permettendo la ricostruzione della città così come essa appariva nel passato. Il tutto in modo contestuale ed immediato.

“I musei cittadini come il Museo di Roma sono parte integrante del territorio, porte di accesso alla città ” – ha spiegato Antonio Santocono, Presidente di Infracom IT – “e le collezioni che conservano sono linfa vitale per comprenderne la storia e l’evoluzione non solo urbanistica ma storica e culturale. Attraverso questo progetto intendiamo dar vita a una esperienza immersiva nel patrimonio culturale, che sleghi le informazioni dagli usuali luoghi di fruizione per renderle disponibili laddove esse servono quando si visita la città”

Puntando la telecamera del proprio smartphone su un oggetto del museo, il visitatore potrà consultare i contenuti informativi associati all’opera; analogamente all’esterno potrà inquadrare un monumento/sito e ottenere informazioni anche di tutte le opere contenute nel Museo ad esso collegate. Pertanto, ad esempio, trovandosi in Piazza Campidoglio si potrà puntare il proprio telefono sulla statua equestre di Marco Aurelio e ricevere informazioni rispetto all’opera e ai beni conservati presso il Museo ad essa collegati (dipinti, disegni, etc.).

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“Il progetto sarà supportato da una attenta ricostruzione storica – ha continuato Santocono – Partendo dai materiali conservati presso il Museo di Roma, dalle piante e dai panorami realizzati in epoche diverse, si arriverà alla ricomposizione del paesaggio storico urbano attingendo a varie soglie cronologiche e risalendo nel tempo fino alla città di epoca romana”

Il sistema fornirà inoltre informazioni cartografiche per la pianificazione di itinerari e ricostruzioni in 3D di monumenti contestualizzati rispetto al punto di visione: sarà possibile così osservare “live” il Colosseo ricostruito stando di fronte o muovendosi attorno ad esso; attraverso fotografie storiche contestualizzate e georeferite, sarà inoltre possibile verificare lo sviluppo urbanistico della Città nel tempo, di fatto trasformando Roma in uno straordinario Museo diffuso che avrà in Palazzo Braschi il suo punto di accesso .

Inserito all’interno dell’iniziativa “Futuring, innovation moves culture”, attraverso cui si darà vita al Distretto Tecnologico per i Beni e le attività Culturali (DTC) del Lazio – di cui FILAS SPA è soggetto attuatore – il progetto, unico a coinvolgere la Capitale, è uno dei sei lotti che concorrono a dar vita a questo nuovo progetto di valorizzazione del territorio.

Il DTC è stato istituito con un accordo sottoscritto da MIUR, MISE, MIBAC e Regione Lazio per aumentare il dialogo e la sinergia tra mondo accademico e imprenditoriale e superare la frammentazione dell’offerta nell’ambito dei beni culturali e la sottoutilizzazione del capitale umano, delle conoscenze e delle potenzialità di innovazione.