Social Collaboration: situazione attuale, luoghi comuni, benefici e ostacoli

Secondo una recente indagine condotta da Avanade, nei prossimi 12 mesi, le aziende che già utilizzano soluzioni consumer come Facebook hanno in programma di adottare tecnologie di enterprise social collaboration

Avanade ha reso noti i risultati di una ricerca globale sull’adozione delle tecnologie di Social Collaboration, che ha coinvolto 4.000 utenti e 1.000 decision-maker IT e business in 22 Paesi. I dati dello studio evidenziano un utilizzo molto diffuso delle tecnologie di social networking in azienda e, se a livello mondiale la percentuale è di circa il 77%, in Italia il dato di diffusione tocca quasi il 90%.

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I risultati della ricerca

La ricerca di Avanade rivela alcuni luoghi comuni in tema di Social Collaboration. Tra le aziende che hanno già implementato tecnologie di social networking, la maggior parte ha dichiarato di utilizzare per la collaborazione in azienda strumenti come Facebook (74%), mentre solo la metà si avvale di Microsoft SharePoint (39%). La percentuale d’adozione diminuisce ancora con IBM Open Connections (17%) e Salesforce Chatter (12%). Anche in Italia, la situazione è la medesima: al primo posto vi è Facebook (68%), seguito da Twitter (53%) e Linkedin (47%). Tra le soluzioni a livello enterprise, Microsoft SharePoint raggiunge il 32%, Salesforce Chatter il 23% e IBM Open Connections il 18%.

Previsioni future

Dai dati emerge che la situazione dovrebbe però subire un cambiamento nei prossimi 12 mesi. Secondo i decision-maker, Microsoft SharePoint (23%) e Salesforce Chatter (23%) diventeranno gli strumenti preferiti dalle aziende. Anche se Facebook è attualmente al primo posto nella classifica dei tool di Social Collaboration più utilizzati, alla domanda “quali strumenti social le aziende pensano di implementare il prossimo anno?”, Facebook scende all’ultimo posto registrando una percentuale dell’8%, che in Italia si attesta al 4%.

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Lo studio di Avanade, inoltre, evidenzia per la maggior parte delle aziende numerosi benefici derivanti dall’utilizzo di strumenti di Social Collaboration e la previsione per il futuro di adottarne in misura sempre maggiore.

I risultati chiave dello studio sono:

• Le aziende che più credono in questi strumenti stanno sfruttando le tecnologie social in ambito enterprise: circa 8 decision-maker su 10 (77%) e 7 utenti finali su 10 (68%) utilizzano, infatti, tecnologie di social networking a livello enterprise;

• Delle aziende che già utilizzano strumenti di Social Collaboration, l’82% (l’89% in Italia) auspica di impiegarli in futuro in maniera sempre maggiore;

• In generale, sia i decision-makers (IT e business) sia gli utenti finali riportano risultati positivi in merito all’utilizzo di tecnologie di Social Collaboration in azienda. Per esempio il 66% dei decision-maker IT dichiara che le tecnologie social rendono il loro lavoro più divertente, il 62% più produttivo e il 57% sottolinea come questi strumenti siano un valido supporto per svolgere al meglio la propria attività, dato quest’ultimo che in Italia arriva solo al 37%;

• Nonostante la consapevolezza dei vantaggi apportati da questi strumenti, vi è ancora una percentuale significativa (23%) di intervistati che dichiara di non aver ancora adottato strumenti di enterprise Social Collaboration. In Italia la percentuale è inferiore e pari all’11%.

“La scelta delle aziende di adottare strumenti di collaborazione è spinta da numerose necessità a livello di business e da forti aspettive che l’IT Consumerization ha contribuito ad accrescere tra i dipendenti, ora consapevoli dell’importanza delle tecnologie sociali per collaborare all’interno e all’esterno dell’organizzazione”, ha dichiarato Alberto Casu, Collaboration Service Line Lead di Avanade Italy. “Per massimizzare le opportunità offerte da questi strumenti, è necessario avviare strategie di collaborazione di successo in linea con gli obiettivi di business, dando priorità alle esigenze degli utenti finali e fornendo strumenti, formazione e policy adeguate, volte a promuoverne l’adozione in tutta l’organizzazione. Inoltre, come riportato nel report “Accenture Technology Vision 2013”, l’integrazione tra collaborazione e processi aziendali rivoluzionerà il modo di lavorare in azienda. Vediamo enormi opportunità per i risultati di business se le aziende sceglieranno di adottare la giusta strategia di Social Collaboration”.

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Sul portale è possibile effettuare sia per un’azienda che per un dipendente il test Co-Lab. Questo profila l’utente basandosi sul livello di collaboration risultante al termine delle domande. Nel sito, inoltre, sono descritti alcuni casi applicativi e vi è la possibilità di effettuare il download gratuito del whitepaper “The State of Social”, sull’attuale diffusione e uso della Social Collaboration in azienda.