Social network in sicurezza: i consigli di ZoneAlarm per bambini e ragazzi

ZoneAlarm, divisione Consumer di Check Point, offre alcuni consigli utili perché i nostri figli possano usare i social network in tutta sicurezza

Bambini e ragazzi sono sempre più attratti dai social media. Twittando o aggiornando il proprio status di Facebook dai banchi o dalla mensa della scuola con uno smartphone, le giovani generazioni si mantengono in costante comunicazione tra loro. Per questo motivo, ZoneAlarm, divisione Consumer di Check Point, ritiene che affrontare la questione della privacy relativa ai social media debba essere considerato una priorità da tutti i genitori. Se si considera il diverso significato che la parola “privacy” sta assumendo col passare del tempo, è oggi è più importante che mai assicurarsi che il proprio figlio stia postando in modo sicuro e responsabile sui social network.

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Secondo il Pew Research, quasi il 72% dei giovani adulti e adolescenti utilizza siti di social network. La maggior parte di questi in teoria richiede agli utenti un’età minima di 13 anni, ma un recente Consumer Report dello scorso maggio, ha messo in luce come circa 7,5 milioni di bambini dai 12 anni in giù possiedano un profilo Facebook. Questo significa che i social media stanno diventando davvero importanti nella vita dei bambini e adolescenti.

Significa anche che i ragazzi hanno bisogno di capire come comportarsi sui social network e sapere quali informazioni condividere. Se le minacce – predatori online, hacker o “cyber-bulli “ – stanno diventando sempre più reali e consistenti, è importante impedire loro di accedere con intenti malevoli ad informazioni personali, quali numero di telefono, indirizzo di casa o email, foto personali, ecc. 

ZoneAlarm ha stilato una lista di punti che può essere utile sottoporre ai ragazzi per accertarsi che sappiano cosa possa essere considerato “OK” sui social media.

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– Tutto ciò che si condivide è permanente. Tutto ciò che viene pubblicato on-line può potenzialmente restare nella rete per sempre. Anche quando una foto o un messaggio vengono eliminati, questi possono essere acquisiti dallo schermo, copiati, trasmessi, condivisi o memorizzati su computer di altre persone. Pertanto, è necessario considerare con grande attenzione tutto quello si posta.

– Non condividere informazioni personali. Non pubblicare numero di telefono, indirizzo email e di casa e non “taggare” la propria città di residenza sui siti che permettono di farlo, come ad esempio Facebook. Inoltre, è bene non condividere nemmeno informazioni relative alla scuola o ai propri progetti.

– Comunicare solo con persone che si conoscono. Le reti sociali devono essere costituite da persone conosciute personalmente. Se un contatto sconosciuto cerca di ottenere informazioni personali, dettagli sulla scuola frequentata, ecc., è bene informare di questo un adulto.

– Selezionare le foto con attenzione. E’ consigliabile utilizzare un’immagine generica come foto del profilo e non la propria foto (che potrebbe attirare attenzioni indesiderate). E’ bene infatti chiedere a un genitore di approvare tutte le foto da postare e considerare attentamente ciò che si desidera che gli amici vedano. Va ricordato inoltre, che qualsiasi foto postata può essere alterata causando possibile imbarazzo o facendovi fare brutta figura.

– Non condividere messaggi o immagini offensive rispetto ad altre persone. Se vedete un commento, un forward, un tweet, o qualsiasi comunicazione sociale carino offensiva rispetto a qualcuno, non dovreste mai condividerlo con gli amici. Si tratta di un comportamento non corretto , che può essere legalmente pericoloso per voi o la persona che lo ha condiviso.

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– Scegliere un nome utente appropriato. Se il vostro sito di social media richiede di scegliere un nome utente, utilizzatene uno che non consenta di identificarvi e che non sia inopportuno.

– Segnalate tutto ciò che vi mette a disagio. Se qualcuno vi sta facendo sentire a disagio o ferisce i vostri sentimenti attraverso i social media, segnalatelo subito ai genitori.

Il social networking non è negativo di per sé. L’American Psychological Association sottolinea come ragazzi ed adolescenti timidi possano imparare meglio a socializzare protetti dalla sicurezza di computer e dispositivi mobili. Ma se accidentalmente vengono messi in pubblico troppi dati personali, c’è la possibilità di andare incontro a guai seri. Per questo è meglio pensare bene, prima di ogni attività social.