Arval sceglie SAS per monitorare e prevedere i rischi del noleggio auto a lungo termine

Arval sceglie
SAS per monitorare e prevedere i rischi del noleggio auto a lungo termine

Arval, società
del gruppo bancario BNP Paribas leader nel noleggio auto a lungo termine e nella
gestione di flotte aziendali ha scelto SAS per monitorare gli eventi relativi
al noleggio, semplificando il calcolo dei rischi. L’analisi coinvolge
l’ambito della manutenzione, dei pneumatici e dell’assicurazione.
I modelli di scoring creati definiscono i costi per durata e chilometraggio,
permettendo la registrazione e l’aggiornamento in tempo reale di ogni
singolo evento: dagli interventi in officina fino al cambio gomme, dalla richiesta
di assistenza stradale a quella di una macchina sostitutiva.

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SAS permette ad
Arval di monitorare anche il rischio sul valore residuo, importante in fase
di rivendita dell’usato. Sulla base di dati storici sulle cessioni dell’usato,
è stato creato lo “Score VR”, un modello di scoring che aiuta
a prevedere il valore futuro del veicolo in base alle sue caratteristiche, alla
marca, al modello, al segmento a cui si rivolge. Questo permette di calcolare
al meglio il valore residuo, evitando un canone di noleggio troppo basso, che
esporrebbe ad un rischio troppo elevato per la rivendita, o un canone di noleggio
troppo alto, che causerebbe la perdita del cliente.

Il sistema ha un
impatto su tutto il ciclo di vita del veicolo: nella decisione di pricing, nel
monitoraggio dei rischi e in fase di restituzione contrattuale, momento nel
quale si verifica l’attendibilità e la correttezza dei modelli.

“Nell’ambito
delle decisioni di pricing – spiega Valentina Landi, Direttore dell’area
Technical Risks di Arval – siamo in grado di supportare il management nella
scelta più corretta. Ad esempio in questo momento c’è molta
attenzione per la Fiat 500, per la quale offriamo quotazioni interessanti a
clienti convinti del fatto che, quando l’auto andrà sul mercato
dell’usato fra circa tre anni, risulterà molto appetibile. Noi
scommettiamo sulla risposta del mercato in una proiezione a 3 anni”.

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