Brocade facilita ulteriormente la virtualizzazione dei server con le innovazioni nella gestione del networking storage

Brocade ha aggiunto nuove caratteristiche e funzionalità alla propria gamma di hardware, software e sistemi di gestione del networking, che danno alle SAN (storage area network) una maggiore visibilità sulle macchine virtuali e viceversa, oltre a estendere i servizi essenziali di networking al di là dei server fisici fino a dentro gli ambienti virtuali.

Le novità, che vengono presentate da Brocade alla manifestazione VMWorld 2009 in corso da ieri a San Francisco, permettono di affrontare numerose sfide di gestione emerse da quando è nata la virtualizzazione dei server e che non hanno avuto un impatto sui server fisici o sulle SAN.

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“Anni fa avevamo previsto che queste limitazioni sarebbero state problematiche per gli amministratori dei server e delle macchine virtuali in seguito alla crescita di queste ultime negli ambienti IT”, ha spiegato Bob Gill, Managing Director of servers research di TheInfoPro, un network di ricerca indipendente che fornisce informazioni di mercato al settore IT.

“Se queste limitazioni non fossero affrontate, diventerebbero un impedimento al passaggio della virtualizzazione server a uno step ulteriore in termini di dimensioni e piena funzionalità”.

I miglioramenti che sono stati presentati ieri si applicano alle SAN di Brocade, ma supportano anche gli ambienti di storage e di computing aperti ed eterogenei, tramite le partnership stabilite da tempo da Brocade con i principali vendor di server e storage.

Più in dettaglio, gli annunci riguardano in particolare due aspetti:

DFCM 10.3: la gestione della SAN ottimizzata per la virtualizzazione server

La release 10.3 dell’applicazione di gestione SAN DFCM di Brocade contiene numerosi miglioramenti progettati per incrementare le funzionalità e le prestazioni con le macchine virtuali nelle SAN Brocade:

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• Visibilità delle macchine virtuali nei fabric Brocade attraverso l’integrazione DFCM con gli ambienti VMware. Tra i vantaggi di questa integrazione, la possibilità per gli amministratori delle SAN di vedere le macchine virtuali operare all’interno dei server fisici e la capacità di esaminare le proprietà delle macchine virtuali in maniera completa dal server allo storage attraverso gli HBA e gli switch di Brocade;

• Supporto di una gestione di tipo “plug in” per Vmware vCenter: una volta installato e attivato, fornirà misurazioni chiave e alert tramite Vmware vSphere. Questa caratteristica aiuterà gli amministratori di Vmware a risolvere eventuali problemi riguardanti il fabric che potrebbero avere imappti sulle macchine virtuali e le prestazioni applicative. Inoltre, la combinazione di Brocade DFCM 10.3 e del plug in di gestione di Vmware potranno far partire un vMotion dinamico qualora un allarme critico abbia luogo nella SAN, e fornire agli amministratori un insieme di raccomandazioni per risolvere il problema;

• Stretta integrazione con gli strumenti di gestione di risorse storage di terze parti (SRM, storage resource management) concepita per consentire agli utenti di tali strumenti di trarre il massimo dai miglioramenti di DFCM 10.3 direttamente dai loro ambienti di gestione.

Ottimizzazione delle applicazioni server (SAO, server application optimization) per gli swich e gli adapter fiber channel di Brocade, per estendere i servizi di rete alle macchine virtuali

Brocade presenta anche la SAO, una nuova funzionalità di rete che tiene conto delle macchine virtuali, compatibile con gli attuali switch e host bus adapter (HBA) fiber channel di Brocade tramite la release più recente del Brocade Fabric Operating System , la 6.2, i cui vantaggi prevedono:

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• Ampliamento dei servizi di rete SAN essenziali alle macchine virtuali tramite l’introduzione del concetto di Quality of Service (QoS) di tipo “application aware”, cioè basato sul tipo di applicazione. Questa caratteristica aiuta a mantenere i livelli di servizio concordati (SLA) e migliora le prestazioni sotto carico per le applicazioni mission critical che vengono eseguite sulle macchine virtuali. In base alle indagini effettuate da TheInfoPro (TheInfoPro Server Studies, Q2 2008 e Q1 2009), la maggior parte degli amministratori dei server hanno identificato le prestazioni sotto carico tra i primi tre aspetti critici nell’utilizzo di ambienti virtuali;

• Tramite la SAO, gli amministratori dei server potranno avere accesso anche al monitoraggio, alle statistiche e alle diagnostiche delle prestazioni a livello di applicazioni. Potendo isolare e dare priorità al traffico in base alle esigenze delle diverse macchine virtuali oppure delle applicazioni, gli amministratori dei server avranno la facoltà di permettere alle macchine virtuali o alle applicazioni eterogenee di condividere un singolo HBA e di gestire molteplici macchine virtuali per ciascun server fisico.