Rinnovata strategia e investimenti per avere un ruolo di primo piano nella gestione dell’ambiente elaborativo di prossima generazione
CA si candida a diventare un punto di riferimento per il cloud computing. Cosa c’entra un’azienda che ha una tradizione di software & systems management a livello enterprise con il il nuovo paradigma dell’elaborazione in rete e dell’erogazione di servizi fruibili via web?
Molto, sicuramente molto di più di quello che in prima battuta si potrebbe pensare. Come diceva uno slogan di qualche tempo fa, la potenza non è nulla senza controllo, slogan che ben si adatta al cloud computing.
La fruizione di applicazioni over the cloud non è infatti possibile senza che esistano strumenti per gestire infrastruttura, piattaforma e applicazioni in modo da garantire efficacia, efficienza e sicurezza delle prestazioni di un data center progettato per aderire alla nuova formula per il computing on demand.
Secondo la visione di CA il cloud computing è, insieme, un contesto tecnologico e di business. Chiunque preveda di erogare in modalità cloud applicazioni e servizi ha necessità di soddisfare requisiti standard in ordine al controllo, monitoraggio e sicurezza. La missione di CA è quindi traslare il valore dell’esperienza enterprise, conseguita con successo nei decenni passati, in una dimensione cloud.
“Significa – afferma Gabriele Provinciali , Senior Customer Solution Architect – mettere nelle mani degli utilizzatori e delle organizzazioni meccanismi per potere valutare l’impatto di un servizio offerto attraverso queste nuove modalità, garantirne un controllo e monitoraggio globale, realizzare un sistema in grado di cambiare dinamicamente in virtù delle esigenze espresse dal cliente, massimizzando la produttività ed efficienza delle risorse in utilizzo”.
Accanto alle soluzioni che CA rende da tempo disponibili per quanto riguarda il profilo di sicurezza dell’accesso, vedi Identity Management, così come quelle dedicate alla gestione delle risorse vitualizzate, attraverso la suite CA Spectrum, e dell’ottimizzazione delle applicazioni, grazie alla suite Wiley di Application Performance Management, la società sta mettendo a punto un insieme di proposte sempre più sofisticato, ampliando e migliorando quanto sinora reso disponibile.
Nell’ultimo anno sono state infatti acquisite tre società, Cassatt, NetQos e Oblicore, che hanno portato in dote elementi cruciali che si integreranno con le soluzioni oggi già esistenti.
Il tutto contribuisce a creare un ambiente ad alta automatizzazione per quanto riguarda l’allocazione e scalabilità applicative delle risorse di data center, monitoraggio delle prestazioni di rete e servizi di intelligence per rendere disponibili informazioni sempre più di alto livello intese ad assicurare tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni in relazione a una ottimizzazione dell’ambiente di cloud computing.
