Chi non è invidioso scagli la prima pietra

Chi non
è invidioso scagli la prima pietra

È il caso
di dire che l’erba dei nostri vicini è molto più verde e
rigogliosa della nostra. Il primo ministro inglese Gordon Brown ha annunciato
un’iniziativa degna di riconoscimento. Il progetto si chiama Home Access
lanciato dall’agenzia governativa Becta, promotrice di un uso educativo
delle nuove tecnologie. Lo scopo a cui tende il progetto è far sì
che entro il 2011 ogni persona compresa tra i 5 e i 18 anni abbia un computer
con connessione a banda larga. Attualmente questa disponibilità manca
a circa un milione di giovani inglesi. Il motore dell’Home Access sembra
essere il desiderio di un popolo inglese informatizzato, un popolo che possa
trarre dal computer una formazione culturale e individuale. Ha dell’incridibile
il grande numero di persone coinvolte in questa succulenta offerta. Famiglie
che pur avendo l’accesso alla banda larga o potendoselo permettere non
ritengono che la tecnologia possa essere utile per i propri figli. Generosa
e anche leggermente premurosa questa agenzia che sembra voler sostiture le libere
scelte di papà e mamme inglesi. Nel target oltre ai testardi refrattari
Becta include le famiglie che non possono permettersi un accesso broadband.

L’eroico progetto da 300 milioni di sterline si avvierà a livello
nazionale il prossimo autunno. Intanto i benefici donatori sperimentano il progetto
nelle cittadine di Oldham e Suffolk. Inutile nascondere l’invidia che
noi italiani nutriamo verso i fortunati cittadini inglesi, specie in un momento
di vacche magre come questo. C’è chi può permettersi di
donare fondi per istruire i cittadini attaverso il fast Internet e chi invece
non sa assicurare bisogni primari di uno stato. Forse i ragazzini inglesi non
sono gli unici a dover essere istruiti.

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Di Linda Imperiali