E-commerce: su Internet il negozio tradizionale batte quello virtuale

E-commerce:
su Internet il negozio tradizionale batte quello virtuale

Secondo una ricerca di Experian, in Gran
Bretagna le visite ai siti degli operatori che dispongono di negozi tradizionali
sono del 19,3% superiori rispetto a quelle sui portali solo virtuali.

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Nel luglio 2008 il numero di accessi ai siti web dei negozi
tradizionali è risultato del 19,3% superiore alla quota raggiunta da
coloro che operano solo on-line. Lo evidenzia Hitwise (società del gruppo
Experian specializzata nel monitoraggio della comunicazione su Internet), in
un’indagine condotta sui 100 siti dei negozi tradizionali leader di mercato
e sulla controparte virtuale. Nel report “Can retailers have a happy Christmas
during the credit crunch?” Hitwise-Experian rivela come da Natale 2007
ad oggi i siti dei grandi negozi tradizionali, come Argos, Next e Marks&Spencer
siano stati più visitati dagli internauti rispetto a siti come Amazon
o Play.com che operano solo sul Web.

Altri dati significativi emergono dall’indagine. In particolare:

– nello scorso luglio si è assistito ad un incremento
del 18,7% degli accessi ai siti dei maggiori negozi tradizionali, a fronte di
un calo del 10,2% tra quelli solo on-line;

– l’interesse per l’abbigliamento sta dilagando
anche in Rete. Le visite relative alle pagine dedicate a moda e vestiario sono
infatti cresciute del 34,2% in un solo anno, fino a pesare per circa un decimo
degli accessi totali alle piattaforme e-commerce;

– le visite ai 100 siti dei maggiori negozi tradizionali rappresentano
da sole l’1,8% del totale del traffico web britannico nel luglio 2008;

– i siti dei negozi tradizionali che primeggiano sono quelli
di Argos, Tesco e Next, brand leader di mercato nella grande distribuzione organizzata.

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“Il primato degli accessi è stato a lungo incerto
e combattuto – ha commentato Robin Goad, Direttore di Ricerca di Hitwise
– tuttavia da fine 2007 i siti dei negozi tradizionali hanno avuto la meglio
in Gran Bretagna, guadagnando un vantaggio tale da non permettere ancora oggi
un recupero a chi opera solo sul Web. Al consumatore ormai piace acquistare
on-line, ma preferisce i portali dei negozi con cui ha già avuto a che
fare fisicamente. Alla luce di ciò, non deve preoccupare eccessivamente
il lieve calo dell’affluenza fisica ai negozi tradizionali registrato
nell’ultimo anno”.