I mobile workers lavorano ovunque

I
mobile workers lavorano ovunque

Ristoranti, hall di alberghi, bar, garage
e parcheggi i luoghi di lavoro abituali di chi viaggia e opera lontano dall’ufficio
tradizionale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Una ricerca commissionata dal Gruppo Regus, provider di soluzioni
per gli spazi di lavoro, all’Istituto di ricerche Global Market Insite
(GMI), ha messo in luce le difficoltà riscontrate dai “mobile workers”
nelle occasioni in cui devono spostarsi per lavoro.
Il sondaggio ha preso in esame un panel rappresentativo di 1.000 lavoratori
americani e inglesi i quali, di fronte alla mancanza di luoghi di lavoro appropriati,
si sono trovati a operare in alcuni dei posti più impensati e inusuali.

Lo scenario lavorativo attuale è caratterizzato da un
numero crescente di persone che trascorrono gran parte del tempo lavorativo
al di fuori del proprio ufficio: secondo alcune analisi indipendenti nel 2009
in tutto il mondo saranno oltre 850 milioni.

In Gran Bretagna, il 52% delle persone impegnate in viaggi di
lavoro opera per almeno mezza giornata a settimana (da 3 a 5 ore) in un luogo
pubblico. Vera e propria strategia di business per le imprese, il lavoro mobile
si sta diffondendo sempre di più anche in Italia. Posti di fronte alle
stesse difficoltà dei loro colleghi europei, i mobile workers italiani
presentano le medesime necessità rispetto agli spazi di lavoro.

Lo studio evidenzia alcuni dati alquanto sorprendenti inerenti
le soluzioni utilizzate dai lavoratori con esigenze di mobilità per risolvere
la mancanza di un luogo di lavoro adeguato:

– il 65% ha già avuto modo di lavorare in ristoranti
affollati e rumorosi
– il 58% ha sperimentato le hall degli hotel
– il 57% si è trovato a operare in garage e parcheggi
– il 51% ha lavorato all’interno di bar
– il 46% in centri commerciali
– il 35% in parchi cittadini

Leggi anche:  Manufacturing: un mattoncino sopra l’altro

Addirittura è emerso un dato a dir poco sbalorditivo,
ovvero al 16% è capitato di trovarsi a lavorare nei bagni pubblici.
A fronte di una tendenza al mobile working in aumento, le aziende si trovano
a dover fronteggiare nuove difficoltà come per esempio quella di offrire
ai loro dipendenti e collaboratori le medesime condizioni di lavoro anche quando
operano fuori sede, oppure quella di garantire che i documenti restino confidenziali
e riservati nel momento in cui vengono aperti e utilizzati in luoghi pubblici.
Ad esempio:

– il 35% dei “lavoratori mobili” britannici ha ammesso
di aver visto documenti professionali altrui;
– il 19% dei mobile workers americani ha confessato di aver utilizzato informazioni
di natura professionale ascoltate per puro caso in luoghi pubblici.

Regus: un nuovo modo di lavorare

Dato il crescente numero di richieste, Regus mette a disposizione
dei “lavoratori mobili” spazi di lavoro tranquilli e professionali
interamente attrezzati e immediatamente operativi in grado di rispondere a tutte
le diverse esigenze di business. Regus dispone di centri business in 450 città
di tutto il mondo, offrendo spazi strategici supportati da una vasta gamma di
servizi complementari mirati a semplificare la mobilità e a garantire
ai lavoratori la stampa immediata dei documenti necessari, una connessione Internet
veloce, e un ufficio privato dove fissare riunioni con i clienti.