Impronte digitali e dispositivi portatili

Impronte
digitali e dispositivi portatili

La tecnologia
a sostegno della polizia britannica

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Le soluzioni tecnologiche
date in dotazione alle forze dell’ordine fanno discutere i cittadini.
In Australia uno scanner negli aeroporti ha suscitato polemiche per il terrore
che immagini personali possano essere vendute ed utilizzati in modo improprio.
In pratica i cittadini pretendono sicurezza, ma esigono che non vengano violati
i diritti dei singoli.
La ricerca di questo connubio perfetto è spesso difficile, soprattutto
in materia di sicurezza.
Per questo motivo, nuovi dispositivi portatili in dotazione alle polizie locali
in Gran Bretagna, hanno aperto nuove discussioni proprio su questo tema.
Entro il 2010 gli agenti di polizia del Regno Uniti avranno a loro disposizione
rilevatori di impronte digitali portatili. Questi piccoli partner tecnologici,
grandi come un telefono cellulare, permetteranno ai poliziotti di prendere le
impronte digitali in strada per verificare in tempo reale se le persone fermate
abbiano precedenti penali o siano ricercati.
La dotazione di questo dispositivo portatile fa parte di un progetto nazionale
della National Policing Improvement Agency e costerà all’incirca
30/40 milioni di sterline.
La notizia della possibilità di prendere impronti digitali in questo
modo ha fatto insorgere i gruppi in difesa della libertà civile che non
condividono la misura.

A cura di Francesca
Guido

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