Intercultura in rete: suoni di tutto il mondo in scena sulla rete della ricerca italiana

Intercultura
in rete: suoni di tutto il mondo in scena sulla rete della ricerca italiana

La XIX edizione
del Festival di musica etnica “Suoni dal mondo” trasmessa per la
prima volta in diretta online. Università di Bologna, dal 1 novembre
al 7 dicembre 2008

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Una grande festa in mondovisione
che unisce melodie e sonorità avvincenti con uno sguardo a tematiche
di rilievo come l’integrazione sociale: è così che è
stata pensata la diciannovesima edizione del Festival “Suoni dal Mondo”
trasmessa in streaming con la collaborazione della rete della ricerca italiana
GARR.
Organizzato dal CIMES, Centro del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università
di Bologna, l’edizione di quest’anno si è aperta sabato 1
novembre con i canti polifonici “Voci di donne bulgare” e ha registrato
il tutto esaurito.
Il primo giorno del Festival, molto atteso da tutti gli appassionati e dedicato
quest’anno a “I confini della voce”, ha visto un pubblico
partecipe e rapito da queste deliziose “nonne” bulgare, capaci di
riempire la sala di melodie estremamente armoniose ed intense. Dopo una prima
parte a cappella, si sono uniti i cinque musicisti che con strumenti tipici
hanno animato l’esibizione con gioiose danze, per finire in un crescendo di
melodie dal gusto antico.
Grazie allo streaming, l’obiettivo della manifestazione di porsi come
occasione di integrazione socio-culturale degli immigrati in Italia è
stato pienamente centrato.
Si sono infatti aperte le porte ad un pubblico molto più ampio di quello
della sala da concerto e si è invitata l’Italia intera e non solo,
fuori dai circuiti consueti della world music, a prendere parte a questo importante
momento di conoscenza e di integrazione sociale.

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Il Festival ha quindi rappresentato un importante esempio in cui il mondo delle
tecnologie e quello dell’arte hanno creato virtuose sinergie per affrontare
in maniera costruttiva problematiche sociali.
E’ così diventato, più di quanto non sia stato finora, motore
di processi culturali e occasione importante per far conoscere a tutti, da vicino
e liberi da pregiudizi, quelle culture spesso ai margini trattate con diffidenza
e distacco.

“La rete della ricerca
GARR italiana GARR nasce per avvicinare realtà diverse e per metterle
in comunicazione fra loro. É quello che sta avvenendo anche per due mondi
considerati abitualmente molto distanti come quello scientifico-tecnologico
e quello della cultura e dell’arte”. -spiega il direttore del GARR
Enzo Valente. “Nel caso del Festival di Bologna, il GARR mette a disposizione
la sua rete a banda larghissima e il suo know-how tecnologico per trasmettere
l’evento in streaming, con la massima affidabilità e risoluzione
delle immagini. È evidente come ciò stia cambiando radicalmente
il modo di fare cultura rendendo le comunicazioni più immediate, trasparenti
e facilmente fruibili “.

Il Festival Suoni dal Mondo
è realizzato con il contributo di diverse istituzioni: la Facoltà
di Lettere e Filosofia dell’Ateneo di Bologna, UniboCultura, il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Emilia-Romagna e il Comune
di Bologna, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. Questa XIX
edizione gode anche di uno speciale finanziamento della Comunità Europea
a sostegno della divulgazione in Europa dei contenuti del Festival, nel quadro
più ampio della circolazione di cultura all’interno della Comunità,
con particolare attenzione per i Paesi dell’Est.

La trasmissione
in streaming, resa possibile anche grazie alla collaborazione con CESIA Centro
Servizi Informatici dell’Università di Bologna, è fruibile
collegandosi on line al sito: www.muspe.unibo.it/live.

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