La Patente del computer cresce e si rinnova

La Patente
del computer cresce e si rinnova

Sono più di 1,5 milioni gli italiani
interessati alla Patente Europea del Computer. Lanciata 10 anni fa in Europa
dal Cepis e in Italia da AICA è diventata un riferimento per le imprese,
la PA, la scuola e il mondo del lavoro. E ora si rinnova con nuovi contenuti.

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La Patente Europea del Computer ECDL compie 10 anni e si rinnova
per offrire l’opportunità di essere aggiornati agli ultimi sviluppi
e ai requisiti della società dell’informazione: dalla fruizione
di applicazioni Web alla capacità di difendersi dalle frodi on-line e
dalla posta indesiderata, dagli ultimi sviluppi degli ambienti Microsoft a quelli
liberi (open software, e cioè gratuiti), da sempre all’attenzione
di AICA e oggi sempre più diffusi presso utilizzatori e aziende.

Lanciata in Europa dal Cepis (la Federazione delle associazioni
dell’informatica dei paesi europei) e gestita in Italia da AICA (Associazione
per l’Informatica e il calcolo Automatico) la patente ECDL è un
attestato che si consegue superando test teorici e pratici, e che certificano
la capacità del comune utilizzatore, di far uso nel modo più proficuo
e corretto del computer e di Internet. Svincolata dagli interessi dei produttori,
e con schemi ed esami eguali in tutti il mondo, ha superato in Italia oltre
1,5 milioni di iscrizioni diventando un riferimento de facto per la certificazione
delle competenze informatiche di base nel mondo del lavoro e della formazione
scolastica, professionale e universitaria.

L’annuncio dell’aggiornamento e dell’arricchimento
dello schema di riferimento delle conoscenze (Syllabus) per sostenere gli esami
e conseguire la Patente del Computer è avvenuto oggi a Milano, al convegno
“Nuova ECDL, Formarsi e crescere per lavorare meglio”. Organizzato
da AICA, con la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo della formazione,
dell’impresa, della PA, l’iniziativa ha anche consentito di fare
il punto sui traguardi raggiunti e sulle prospettive dei programmi di alfabetizzazione
informatica diffusa che possono anche contare sul supporto dell’Unione
Europea (Programma i2010, per lo sviluppo dell’Information Society). Ampio
spazio è stato anche destinato all’avanzare del fenomeno dell’open
software con interventi e workshop dedicati.

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Per l’e-inclusion e per tagliare i costi dell’ignoranza
informatica

L’importanza dei programmi di diffusione e certificazione
delle competenze informatiche di base è risultata confermata da numerose
evidenze, e fra queste quelle che indicano che in Italia:

– su 23 milioni di occupati, sono poco meno della metà
quelli che usano nel lavoro un computer, e di essi più di 8 milioni sono
utilizzatori comuni (professionisti, impiegati, artigiani) e non specialisti
informatici;

– dei circa 8 milioni di utilizzatori comuni, circa il 60% non
ha mai ricevuto alcuna formazione all’uso del PC. Ne consegue che spesso
questi utenti non sono in grado di utilizzare bene il computer e sprecano una
quota significativa del proprio tempo lavorativo con perdite di produttività
che generano oneri alle imprese e Amministrazioni stimate in oltre 15 miliardi
di Euro, e cioè il valore di una manovra finanziaria dello Stato;

– l’estensione alla totalità degli “impreparati
informatici” di iniziative come la Patente del Computer ECDL – che permettono
all’utilizzatore di non avere più difficoltà con i più
comuni applicativi PC (testi, fogli elettronici, e così via) e con Internet
– comporterebbe investimenti che non superano un trentesimo dei benefici conseguibili
ogni anno.

Aggiornata alle esigenze emergenti

Da qui l’importanza della diffusione delle iniziative
legate alla sempre maggiore diffusione di programmi di alfabetizzazione informatica,
come la Patente del Computer ECDL, e dell’adeguamento continuo e accurato
dei contenuti in grado di tener conto del dinamismo tecnologico tipico del settore
ICT e delle nuove e pervasive forme di comunicazione, di socializzazione, di
studio e di lavoro tramite la rete Internet.

L’evoluzione della Patente del computer ECDL annunciato
oggi riguarda:

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– il nuovo Syllabus, giunto alla quinta versione, in cui aspetti
in parte superati dall’evoluzione dei prodotti normalmente in uso lasciano
il posto ad aspetti nuovi, riguardanti l’evoluzione dei sistemi operativi,
la fruizione di ambienti di open software, la fruizione in piena sicurezza di
Internet, con riguardo alla prevenzione e difesa da virus, spamming, phishing;

– la fruizione di sistemi sempre più evoluti e automatizzati
per una valutazione univoca e imparziale dei test d’esame condotti presso
migliaia di centri abilitati in tutta Italia;

– la possibilità per gli iscritti al programma ECDL di
collegarsi ai siti di AICA (www. aicanet.it e www.ecdl.it) per consultare il
proprio libretto d’esami, e avere informazioni di utilità pratica
(es. ricercare la sessione d’esame pi prossima per data o più vicina);
e per le aziende di verificare la validità delle certificazioni prodotte
da candidati all’assunzione o a stage.

Vantaggi per chi la consegue e per la collettività

L’interesse presso i giovani per il programma ECDL (Patente
del Computer) è confermato dalla distribuzione degli iscritti (coloro
che si iscrivono al programma per poter poi fare gli esami) per condizione lavorativa,
che vede ben il 56% degli interessati collocarsi nella fascia degli studenti,
il 34 % in quella degli occupati e il 10% in quella dei disoccupati che cercano
di accrescere le opportunità di impiego. Ma l’impegno di AICA per
la diffusione del Programma ECDL trova ulteriori ragioni nei risultati di un’indagine
condotta anche quest’anno sulle realtà dei “patentati”,
che ha posto in evidenza come:

– in non pochi casi, l’acquisizione della patente ECDL
sia ora sollecitata/incoraggiata dallo stesso datore di lavoro ( 31% nel settore
pubblico e 7% nel settore privato);

– le ragioni addotte da chi ha voluto conseguirla sono nel 48%
dei casi, la ricerca di una maggiore produttività personale e nel 40%
la crescita professionale ;

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– i vantaggi professionali conseguiti sono soprattutto una comprovata
maggiore produttività (93% dei casi) e che comunque il 20% ritiene che
la patente ECDL abbia giocato a favore di miglioramenti professionali.

– i patentati del computer sono nettamente avvantaggiati nella
fruizione dei servizi pubblici on-line, con frequenze di fruizione doppie rispetto
alla media della popolazione italiana con età compresa fra i 25 e i 64
anni;

– ancora i patentati del computer sono nettamente avvantaggiati
anche nella fruizione del commercio elettronico, con percentuali di utilizzatori
correnti o occasionali che sfiorano il 52% nella fascia d’età 25-34
anni, il 43% nella fascia 35-44 anni e il 40% nella fascia 45-50 anni.

Accredito dal mondo dell’istruzione e della formazione,
e indotto importante

Fondato su un sistema semplicissimo che prevede libertà
di preparazione, l’acquisizione a costo contenuto di un libretto per sostenere
i sette esami presso Test Center autorizzati, il programma ECDL:

– conta oggi in Italia sulla collaborazione di centinaia di
Scuole, Università Amministrazioni, e di centinaia di centri di formazione
privati, che rendono disponibili oltre 2700 sedi d’esame (Test Center)
in tutto il territorio nazionale per oltre 80.000 test ogni mese;

– è strumento strategico di alfabetizzazione informatica
riconosciuto dall’Amministrazione Pubblica: da quasi tute le Regioni,
dalle Forze Armate e di Polizia, dalle principali Amministrazioni Centrali dello
Stato,

– è al centro di intese ministeriali significative per
la sua diffusione nel mondo della scuola e dell’Università, con
programmi che coinvolgono studenti, docenti e personale non docente;

– contribuisce in modo significativo allo sviluppo dei settori
della formazione e dell’editoria specializzata. Le stime più aggiornate
indicano che tale contributo si è tradotto, in Italia e negli ultimi
3 anni, in una domanda indotta di beni e servizi di circa 150 milioni di Euro,
valore pari a ben il 25% del fatturato nazionale della formazione ICT.