LA RETE DELLA RICERCA ITALIANA A SUPPORTO DELLE INFRASTRUTTURE DIGITALI NEL MEDITERRANEO E NEL MEDIO ORIENTE

LA RETE
DELLA RICERCA ITALIANA A SUPPORTO DELLE INFRASTRUTTURE DIGITALI NEL MEDITERRANEO
E NEL MEDIO ORIENTE

Si è
tenuta ieri ad Amman, Giordania, la seconda edizione di “EU-Med Event”,
occasione di lancio della seconda generazione di rete telematica ad alta capacità
nel Mediterraneo EUMEDCONNECT2. La sanità, l’istruzione e l’ambiente
sono alcuni dei settori che, nei paesi del Mediterraneo, stanno beneficiando
della crescita delle infrastrutture digitali, come ad esempio l’Internet
a banda larga e le griglie di calcolo distribuito.

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Per conoscere
meglio i successi ottenuti fino ad ora e per discutere le strategie necessarie
per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle infrastrutture
elettroniche nel Mediterraneo, alti funzionari pubblici, esponenti di governi,
organizzazioni internazionali, enti di ricerca, compagnie private e fondazioni
provenienti da tutta la Regione si sono incontrati ad Amman in Giordania per
la seconda edizione di “EU-Med Event”. L’evento, organizzato
dalla rete della ricerca italiana GARR e dalla Comunità delle reti della
ricerca euro-mediterranee con il contributo della Commissione europea, è
stato pensato per aumentare la consapevolezza dei politici nella regione e per
rafforzare il loro impegno nei confronti delle infrastrutture digitali del Mediterraneo

“Anche in considerazione della sua posizione strategica, la rete della
ricerca italiana GARR ha fin dall’inizio avuto un ruolo molto attivo nella
promozione e nel sostegno delle reti della ricerca nel Mediterraneo sia a livello
tecnico che politico”- ha affermato il direttore del GARR Enzo Valente
-. “ E la seconda edizione di EU-Med Event, che ha visto la rete della
ricerca italiana contribuire attivamente alla sua ideazione e organizzazione,
testimonia pienamente l’impegno in questa direzione”.
La conferenza è stata infatti l’occasione per celebrare il lancio
di EUMEDCONNECT2, la seconda generazione di rete telematica ad alta capacità
nel Mediterraneo che, grazie alla sua interconnessione con la rete europea GÉANT2,
rende possibile la collaborazione globale nella regione euro-mediterranea, contribuendo
a combattere il digital divide e promuovendo lo sviluppo scientifico e sociale.
Le infrastrutture digitali per la ricerca e l’istruzione permettono inoltre
ai membri delle comunità scientifiche ed accademiche delle regioni mediterranee
di collaborare tra loro e con le altre organizzazioni in Europa e nel mondo.
Nonostante ciò, esistono ancora degli squilibri nella disponibilità,
qualità e accessibilità delle infrastrutture elettroniche, non
solo tra uno Stato all’altro, ma anche all’interno dei singoli Paesi,
che iniziative come EUMEDCONNECT2 cercano di riequilibrare.
Come la commissaria europea per la Società dell’informazione e
i media, Viviane Reding, ha sottolineato in un videomessaggio trasmesso durante
l’evento, progetti come questo si inseriscono nel quadro del cosiddetto
“Processo di Barcellona”, partnernariato che ha l’obiettivo
di creare nel bacino Euro-Mediterraneo un’area di pace, sicurezza e prosperità
tramite la realizzazione di attività congiunte in settori chiave come
la ricerca.
“Il mantenimento senza interruzione di servizio della rete EUMEDCONNECT
è una pietra miliare per il successo dello sviluppo delle infrastrutture
elettroniche nella regione Euro-Mediterranea e il successo di questo evento
è una testimonianza di quanto i politici ritengano importante tale sviluppo”
– sostiene David West, il coordinatore del progetto EUMEDCONNECT2. -“Abbiamo
suscitato grande interesse da parte di altri paesi non ancora coinvolti nel
progetto: per esempio la Libia, il Libano e gli Emirati Arabi. Questa è
una chiara indicazione che l’ambiente cooperativo costruito fino ad ora
può espandersi ulteriormente per racchiudere altri paesi nella regione”.
Dopo l’inaugurazione di SESAME, il primo acceleratore di particelle a
disposizione dei ricercatori della regione, Amman ha ospitato questa importante
conferenza dedicata alle infrastrutture digitali: “Non si tratta di una
coincidenza” – ha detto Sua Altezza Reale la Principessa Sumayya Bint
El Hassan, – “ma è piuttosto una dimostrazione dell’impegno
del nostro Paese verso lo sviluppo dell’intera regione e verso l’ampliamento
della collaborazione con l’Europa nell’utilizzo pacifico della scienza.
Le infrastrutture elettroniche giocano un ruolo chiave in questo processo, perché
forniscono ai nostri migliori scienziati strumenti essenziali per contribuire
all’avanzamento della scienza e collaborare con i loro colleghi in tutto
il mondo. Come si può vedere oggi, questa visione della scienza come
strumento al servizio della pace e dell’umanità è condivisa
da molte altre persone non solo nell’area del Mediterraneo.”

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