NEC e l’High Speed Computing Centre collaudano il supercomputer ibrido del futuro

NEC e l’High
Speed Computing Centre collaudano il supercomputer ibrido del futuro

NEC
definisce il benchmark per la prossima generazione di supercomputer

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NEC, uno dei maggiori
produttori mondiali di supercomputer, ha avviato una joint venture con l’High
Speed Computing Centre (HLRS) di Stoccarda per promuovere lo sviluppo dell’innovativa
tecnologia dei supercomputer ibridi, che rappresentano la nuova generazione
di megacalcolatori.

L’obiettivo
di questo progetto di ricerca è identificare e misurare il potenziale
in termini di prestazioni degli ambienti di supercomputer ibridi nelle simulazioni
accoppiate. Il progetto è il risultato di molti anni di collaborazione
nella ricerca HPC (High Performance Computing) tra NEC e l’HLRS, che annunceranno
ufficialmente l’iniziativa in occasione della SC08 High Performance Computing
Conference, in programma a Austin,Texas, dal 15 al 21 novembre 2008.

Ricerca
ibrida con NEC

I supercomputer ibridi, che costituiscono oggi una delle più importanti
aree di ricerca in ambito informatico, uniscono i processori principali a co-processori
funzionanti come acceleratori applicativi. Al fine di valutare il potenziale
di questi sistemi ibridi per simulazioni accoppiate come quelle aeroacustiche,
le interazioni di strutture fluide e le simulazioni di particelle fluide, il
centro HLRS e NEC stanno predisponendo uno speciale ambiente di test ibrido,
che utilizza un’architettura sia vettoriale che scalare per mettere a confronto
le prestazioni di un sistema ibrido con quelle di un’architettura vettoriale/scalare
pura.

Nell’ambiente di
test programmato verranno installati l’ultimo supercomputer vettoriale NEC SX-9
e un cluster HPC di NEC basato su x86. NEC fornirà inoltre la tecnologia
necessaria al system networking, una serie di componenti software come la Message
Passing Interface (MPI) per il trasferimento dei messaggi fra i sistemi paralleli
e un job scheduler adattato. E realizzerà anche un particolare ambiente
per lo sviluppo software per massimizzare le prestazioni dei nuovi sistemi di
test.

Leggi anche:  Il lavoro ibrido, una realtà nata per evolvere

Il progetto che
verrà sviluppato presso l’HLRS è finanziato da fondi statali e
da fondi messi a disposizione della German Grid Initiative (D-GRID) e dall’organizzazione
europea per la ricerca PRACE (Partnership for Advanced Computing), due organismi
che puntano all’integrazione dei sistemi HPC a livello UE. Il Professor Michael
Resch, Direttore dell’HLRS, ha commentato: "Siamo fiduciosi di riuscire
a rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei nostri utenti, i quali
hanno già prodotto importanti innovazioni multi-scala e multi-fisiche
attraverso l’implementazione dei nostri ambienti ibridi”.

Le simulazioni
danno forma al nostro futuro

I supercomputer sono assolutamente indispensabili per la ricerca simulata in
settori scientifici avanzati come, ad esempio, quello del clima, delle correnti
oceaniche e dello sviluppo di aerei più economici sul piano del consumo
di combustibile. Oggi la ricerca HPC deve fare fronte a sfide complesse che
per decenni sono state vinte con i sistemi NEC della serie SX. Le simulazioni
accoppiate, come quelle utilizzate per la ricerca nell’ambito dei sistemi
terrestri o delle biotecnologie, sono considerate il prossimo "salto quantico"
nella storia della ricerca HPC. Tali simulazioni non possono essere implementate
senza supercomputer ibridi, che proprio per questo sono diventati ultimamente
così importanti.

"Il
supercomputing ibrido è la tecnologia chiave per la prossima generazione
di supercomputer NEC
– ha spiegato Thomas Schoenemeyer, Head of HPC Presales di NEC Germany -. NEC
utilizzerà le scoperte derivanti da questo importante progetto di ricerca
in collaborazione con l’HLRS per offrire ai clienti una soluzione ibrida destinata
a rivoluzionare il futuro della tecnologia HPC".