Poveri ma…connessi?

Poveri
ma…connessi?

A cura di
Netman

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Anche i migliori
possono sbagliare. Ad esempio uno dei maestri dell’economia, Alan Greenspan,
così si espresse nel marzo 2000: “l’impatto della tecnologia dell’informazione
è vivamente sentito nel settore finanziario dell’economia…. molti
nuovi prodotti finanziari, e i più importanti sono i derivati finanziari,
apportano valore economico spezzettando il rischio e trasferendolo in modo estremamente
calibrato…..la tecnologia dell’informazione ha reso possibile creare,
valutare e scambiare su base globale questi complessi prodotti finanziari…”,
un’apologia della cosiddetta new economy, destinata ad implodere da lì
a poco, mettendo in crisi tantissime aziende ed investitori. Occorre tornare
ai fondamentali, si disse dopo la cocente scottatura, concentrarsi sull’economia
reale che si può misurare e toccare, pontificarono in molti. Peccato
che dopo pochi anni ci ritroviamo nuovamente con un’economia globale a
pezzi, con il terrore che questa volta sia più difficile uscirne, sia
come risparmiatori che come lavoratori. A me, che opero nelle nuove tecnologie,
un dubbio sempre più angoscioso allora mi sovviene, come il gusto acido
di una peperonata mal digerita: e se fossimo anche noi, tecnici informatici
e delle telecomunicazioni, in parte responsabili di quanto succede, ora che
tutte le transazioni finanziarie del globo terracqueo sono elettroniche? Senza
di noi potevano essere gestiti facilmente strumenti finanziari quali derivati
o subprime, fonte prima dei crolli? Possiamo considerarci alla stessa stregua
di chi produce armi? La risposta, che già sento imperiosa e stentorea
da tutti voi che mi leggete, è sicuramente di no. Noi progettiamo e sviluppiamo
solo strumenti, che in sé non sono né buoni né cattivi,
sono solo il frutto del nostro ingegno, sta nel chi li adopera utilizzarli bene:
un martello può indifferentemente aiutare a piantare chiodi, cosa per
cui è stato concepito, o spaccare la testa di un povero malcapitato.
Questo è vero, ma chissà perché questa peperonata proprio
non riesco a digerirla, mi ci vorrebbe un digestivo, adesso ne cerco uno in
rete! Meditiamo, gente, meditiamo…:-)

Leggi anche:  OpenText World Europe 2024: presentate le ultime innovazioni in ambito AI per elevare il potenziale umano

Tratto dell’editoriale dell’ultima
Newsletter di DMO, a cura di di Netman. Per iscriverti alla Newsletter,
clicca
qui!