RICERCA ACCENTURE: I CONSUMATORI TELCO DEL FUTURO PREDILIGONO LA CONVERGENZA DI SERVIZI E DISPOSITIVI DIGITALI

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ACCENTURE: I CONSUMATORI TELCO DEL FUTURO PREDILIGONO LA CONVERGENZA DI SERVIZI
E DISPOSITIVI DIGITALI

L’aumento
della domanda di una soluzione unica che consenta la convergenza di servizi
e dispositivi digitali è una grande opportunità per le aziende
che operano nel settore delle telecomunicazioni.

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Da uno studio
globale presentato da Accenture, società globale di consulenza direzionale,
system integration & technology e servizi alle imprese è emerso che
i consumatori più informati ed attenti dal punto di vista tecnologico
preferirebbero avere a disposizione una soluzione di networking unificato, che
sia in grado di collegare tutti i loro dispositivi digitali, portatili, per
la casa e per l’auto. Si tratta di un dato che mette in luce una sfida importante
– e al tempo stesso una grande opportunità – per tutti gli operatori
del settore telco.

La ricerca, dal
titolo “Telecommunications Competitive Future Research: A Consumer Perspective”,
ha preso in esame le opinioni di 600 consumatori di tutto il mondo che utilizzano
di frequente servizi e dispositivi digitali. È risultato che l’87% del
campione, ritiene che la maggior parte dei dispositivi
digitali personali sia destinata a far parte di una rete unica, mentre l’81%
– più di quattro persone su cinque – afferma di prediligere un unico
sistema centralizzato per il controllo di tutti i dispositivi utilizzati.

Inoltre più
della metà degli intervistati, precisamente il 53%, ha affermato di considerare
il ricorso a un unico fornitore quale soluzione migliore per ottenere il controllo
centralizzato di tutte le funzionalità. L’assistenza alla clientela è
il criterio di valutazione basilare nella scelta del fornitore
incaricato di gestire molteplici dispositivi e servizi per l’85% del campione;
l’80% sottolinea invece l’importanza della sicurezza e degli standard per la
privacy, e infine il 78% ritiene essenziale mantenere gli stessi standard per
fornitori differenti.

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“Il nostro
studio ha messo in luce come i consumatori, nel tentativo di destreggiarsi fra
numerosi dispositivi e servizi offerti, abbiano già identificato la necessità
di una funzione di controllo centralizzata tesa a semplificare la gestione delle
loro tecnologie personali”, ha spiegato Silvio Mani, Managing Director
Communications & High Tech IGEM (Italia, Grecia, Europa centro orientale,
Russia, Medio Oriente) di Accenture. “Sulla base di alcune previsioni
di mercato che parlano di circa mille miliardi di dispositivi digitali connessi
in rete nei prossimi 15-20 anni, un servizio in grado di far funzionare tutto
insieme è nello stesso tempo necessario ed inevitabile".

“Ad oggi
nessuna azienda è diventata punto di riferimento in questa direzione”,
ha continuato Mani “Ciò nonostante, l’offerta di un customer
support unificato, punto di forza dei provider di telecomunicazioni, è
stato largamente citato come fattore determinante per la scelta dell’azienda
cui
affidare la gestione di un intero parco dispositivi”.

In termini di
competenze specifiche, lo studio ha rivelato che la grande maggioranza dei consumatori
(93%) ritiene che in futuro l’efficienza energetica, o i cosiddetti “green
controls” (come per esempio quelli per l’illuminazione, il riscaldamento
e il condizionamento), sarà connessa in rete.
Così come lo saranno le autovetture (per l’84%), i grandi elettrodomestici
(81%), porte/finestre (79%) e, anche se in misura minore, i piccoli elettrodomestici
(66%).

“Alcuni
anni fa Accenture aveva affermato che l’esperienza dell’utente in un mondo
connesso si riduce principalmente alla capacità di coordinare in modo
ottimale i dispositivi, i dati e i controlli — ovvero la cosiddetta ‘trivergenza,’
nome con il quale definiamo il fenomeno”, ha aggiunto Mani.
“Questo nuovo studio conferma come la trivergenza costituisca un trend
tecnologico di grande importanza già ben chiaro ai consumatori tecnologici
più esperti. La grande maggioranza di essi comprende perfettamente il
concetto, si aspetta che prenda piede e ritiene che porterà grandi benefici
alla loro vita quotidiana”.

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Altri
risultati salienti emersi dallo studio

· Semplificazione della vita – Le principali aree dove
sfruttare i vantaggi di una rete unificata riguardano la sfera delle tecnologie
ad uso personale. I consumatori ritengono che la rete contribuirebbe a semplificare
la vita consentendo il monitoraggio e la gestione delle attività di casa
(66%), la gestione e la manutenzione dell’auto (59%) e la gestione dei supporti
media (59%).

· Forte
domanda di Soft Panel – Di fronte alla possibilità di scegliere con quale
modalità gestire una molteplicità di dispositivi connessi, la
percentuale più rilevante dei consumatori (49%) ha affermato di preferire
una gestione centralizzata da un unico sito Web o “soft panel”,
rispetto al 32% di essi che ha risposto di preferire che ogni singolo dispositivo
abbia un widget associato e al 19% che predilige un sito Web specifico per ciascun
dispositivo.

·
A chi affidare il controllo
– Più della metà degli intervistati
(58%) è disposta ad affidare il ruolo di unico provider responsabile
del controllo dei dispositivi digitali alle società tecnologiche –
ovvero progettisti e produttori dei dispositivi stessi. Gli operatori di telecomunicazioni
sono stati collocati al secondo posto dal 48% degli intervistati.

·
L’impatto del business sui Paesi in via di sviluppo –
Se da un lato
la richiesta di servizi connessi risulta analoga fra i consumatori delle economie
emergenti – quali Brasile, Cina e India – e quelli delle economie sviluppate,
dall’altro emerge come i primi considerino tali servizi anche un mezzo per aumentare
il loro potere economico. Nello specifico, più del 90% degli intervistati
in Brasile e Cina crede che la trivergenza genererà nuove opportunità
di business e li aiuterà nelle loro carriere.

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·
Dati personali, ma a un prezzo
– L’83% dei consumatori tecnologici
ritiene di aver diritto a condividere i guadagni delle società che rivendono
le informazioni personali a scopi pubblicitari. Inoltre, due terzi (66%) degli
intervistati sarebbero disposti a cedere i loro dati personali a marketer terzi
a patto di condividere i profitti e di non vedere svelata completamente l’identità
personale. Circa la metà (48%) accetterebbe anche che l’identità
venisse svelata, purché fosse garantito il ritorno economico.

·
Tutela della privacy
– Nonostante i consumatori interpellati nel sondaggio
siano disponibili a cedere dati personali in cambio di un guadagno economico,
lo farebbero a condizioni ben precise. Gran parte di essi infatti (87%) ha affermato
che le aziende dovrebbero essere obbligate a chiedere il permesso prima di utilizzare
i dati sensibili a scopi pubblicitari, mentre una percentuale addirittura superiore
(91%) ha affermato che le società dovrebbero essere
tenute a spiegare con precisione in quale modo intendano utilizzare le informazioni
personali degli utenti.