TREND MICRO, OBIETTIVO SECURITY AL 100%

TREND MICRO,
OBIETTIVO SECURITY AL 100%

Come possono
le Pmi difendersi dalle crescenti minacce informatiche? Per la società
occorre non solo che si dotino di soluzioni all’altezza della situazione,
come la nuova Worry-Free Security 5.0, ma che impostino anche un’adeguata
policy di sicurezza

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

di Pierangelo
Piantanida

E’ passato
il tempo degli hacker “guerrieri solitari”, pronti a sfidare e stupire
il mondo con le loro gesta quasi da romanzo, senza alcun interesse per il “vil
danaro”. Oggi le minacce via Internet sono molto meno associabili a tali
immagini romantiche, ma più concrete e mirate, spesso specifiche a livello
territoriale o di singole realtà aziendali e istituzionali.
E anche assai più dannose, perché dietro c’è sempre
una spinta economica e gli esempi quotidiani, anche clamorosi, si sprecano,
facilitati dal fatto che il limite fra l’uso professionale e quello personale
del Pc è ormai inesistente. La quantità delle minacce alla sicurezza
in Rete cresce così esponenzialmente: quasi 2.754.000 i codici di malware
individuati fra gennaio e maggio di quest’anno, circa 800 all’ora,
ma si stima che nel 2015 saranno all’incirca 26.600 per ogni rintocco
dell’orologio!
Questo il quadro dipinto da Rodolfo Falcone, country manager Italia di Trend
Micro, all’appuntamento milanese del “Trend of Security”,
roadshow dedicato alle Pmi per informarle sull’evoluzione delle minacce
informatiche e sui modi per proteggersene. Ed è dunque da una delle società
leader nel settore che viene la “ricetta” per difendersi da una
situazione che rischia di minare seriamente il business aziendale, sia esso
grande o piccolo, dato che, ha sottolineato Falcone, «come tanti casi
di cronaca ci hanno insegnato, nessuno è immune da questa problematica».
A partire dal punto debole del meccanismo, cioè l’utilizzatore
del Web, ha detto Falcone, la cui navigazione in Internet lo mette, molte volte
inconsapevolmente, in condizione di creare dei pericolosi varchi nel sistema
informativo aziendale, esponendo l’impresa al pericolo di trafugazione
di dati sensibili o di blocco dell’intero sistema piuttosto che del sito
Web, con perdite economiche e di caduta d’immagine.
Da qui la necessità in primo luogo di «impostare un’adeguata
policy aziendale rivolta ai dipendenti – ha affermato Falcone -, per insegnare
loro come navigare in Rete e usare i Pc senza incorrere in errori che possono
rivelarsi molto dannosi, informando dei rischi anche chi si relaziona con la
struttura: clienti, fornitori e così via».
Un’opera culturale e di educazione che va ovviamente di pari passo con
l’uso di strumenti di protezione adatti e, ha spiegato Baldovino Tortoni,
sales engineer di Trend Micro, tagliati su misura per le Pmi, che si trovano
di fronte alle medesime sfide e problematiche che interessano le grandi entità
(l’incremento della forza lavoro mobile e dell’uso di Internet,
così come delle minacce al Web stesso, pari a +1.564% dal 2005 al 2007),
ma con meno risorse economiche e umane, e sono più focalizzate sul loro
business che non su tematiche di sicurezza.
Da qui la proposta della società di una soluzione all-in-one per le realtà
minori, cioè la nuova Worry-Free Business Security 5.0, adatta alle loro
esigenze e quindi ancora più sicura, intelligente e semplice da utilizzare,
che si avvale delle più innovative tecnologie contro le minacce informatiche.
Soluzione che, suddivisa in Advanced e Standard, presenta nuove funzioni come
la protezione dalle minacce via Web, la Worry-Free Location Awareness, il monitoraggio
del comportamento delle applicazioni e il blocco anti spam multilivello.

Leggi anche:  Dynatrace amplia la collaborazione con Red Hat e lancia nuove funzionalità di integrazione con Event-Driven Ansible