Ufficio social

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Demos ha diffuso
un rapporto in cui vengono esaltate le proprietà di siti come Facebook,
Bebo e MySpace. Lo studio britannico rivela che i datori di lavoro non dovrebbero
impedire ai loro dipendenti di usare siti di social network che possono favorire
le loro aziende.

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Incoraggiare l’utilizzo
del “networking”, infatti, oltre a creare nuovi rapporti e legami,
può giovare agli affari della compagnia stessa.
L’autore del rapporto, Peter Bradwell, sostiene che questi siti Internet
possano eseguire lo stesso compito di condividere informazioni, per favorire
sia la produttività che l’innovazione.
Non è necessario vietare ai dipendenti l’uso di Facebook o YouTube,
ma sicuramente è utile regolamentarlo, attraverso linee guida per limitare
l’uso extralavorativo
Una lotta contro il social networking delle aziende, spiega Bradwell nel suo
studio, potrebbe avere risultati molto diversi da quelli sperati. Tenere sotto
controllo i dipendenti che navigano su siti come Facebook (che conta oltre 100
milioni di utenti nel mondo), potrebbe anche danneggiare le aziende.
Necessario così garantire libertà e flessibilità ai lavoratori
per avere migliori risultati sul posto di lavoro.

A cura di Francesca
Guido

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