SourceForge si “laurea” e diventa un progetto Apache

La Apache Software Foundation (ASF) ieri ha annunciato che Apache Allura si è “laureato” diventando un progetto di primo livello, una qualifica che pochissimi progetti al mondo hanno ottenuto in oltre 10 anni di attività della fondazione. La fondazione ha ritenuto che la comunità che supporta il progetto sia ben governata e risponda adeguatamente ai processi e ai principi meritocratici della ASF

Apache Allura è una piattaforma Open Source estensibile e web-based che fornisce strumenti software integrati per lo sviluppo di software collaborativo. Il progetto fu avviato da SourceForge nel 2009 per gestire i repository del codice sorgente, le segnalazioni di bug, le discussioni, le pagine wiki e i blog per singoli progetti, raccolte o gerarchie di progetti. Allura è stato sottoposto al processo di incubazione di Apache nel giugno 2012, abbiamo pensato quindi di saperne di più parlandone con uno dei protagonisti, Roberto Galoppini, che in SourceForge ricopre il ruolo di Senior Director del Business Development ed è responsabile delle attività di relazione con la comunità degli sviluppatori.

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“E’ stato un viaggio lungo e interessante, quello che ci ha portato in meno di due anni a diventare un progetto Apache. Al di là del riconoscimento, importante perché viene da una fondazione che valuta e riconosce la sostenibilità di un progetto e della comunità che lo manutiene”.

Apache Allura è il risultato di un lavoro pari a circa 53 anni uomo (COCOMO), con quasi 3.496 commit provenienti da 24 collaboratori individuali, per un totale di 208.417 linee di codice.

Apache Allura è una piattaforma che oggi serve oltre 430mila progetti, raccomandata da ecosistemi come quello di BerliOS e aperta a collaborazioni con aziende e università di tutto il mondo. Tra i siti powered by Apache Allura oltre SourceForge ci sono progetti europei come Open Source Projects Europe, DLR German Aerospace Center e  DARPA VehicleForge.

“Con il passaggio di Allura nell’olimpo dei progetti Apache di primo livello, ogni realtà potrà utilizzare i servizi di free hosting messi a disposizione da SourceForge nella certezza che i propri dati non rimangano ostaggio della piattaforma. Infatti la piena e completa disponibilità della base di codice è garanzia di libertà, in tutti i sensi. Non a caso accademici, imprese e singoli sviluppatori hanno già espresso interesse nella piattaforma e nelle possibilità di estenderla” –  ci ha ribadito Roberto Galoppini in chiusura di intervista.

Da oggi quindi imprese e organizzazioni possono offrire una possibilità in più ai loro DevOps, una piattaforma pronta per l’uso che consente a chiunque di sviluppare e manutenere in house progetti software, a prescindere dalla licenza con cui questi vengono venduti o distribuiti. Nel caso siano open, rimane sempre la possibilità di distribuirla tramite SourceForge, approfittando così dei 42 milioni di utenti unici che ogni mese visitano il sito statunitense.