Svegliarsi allegri? Questione di ormoni

La Los Angeles University ha scoperto che l’orexina, l’ormone che regola la veglia, è anche legato alla sensazione di felicità

I ricercatori della Los Angeles University hanno scoperto che l’ormone che regola il momento in cui ci svegliamo, l’orexina, controlla anche la felicità. Quando facciamo esperienze positive, il livello di orexina tende a salire mentre quando ci troviamo in situazioni deprimenti si registra un calo. I farmaci che normalizzano l’attività di questo ormone sono utilizzati per curare la narcolessia, ma dopo questa scoperta c’è il timore che i pazienti nel lungo termine possano entrare in depressione.

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Rischio depressione per i narcolettici

Gli scienziati, studiando i flussi celebrali nell’arco di 24 ore, hanno rilevato che la produzione di orexina è massima appena svegli e via via cala nel corso della giornata. La concentrazione però aumenta anche quando il soggetto sta svolgendo un’azione piacevole e, all’opposto, tende a diminuire quando prova tristezza.  Jerome Siegel, coordinatore della ricerca, ha quindi posto l’attenzione sui pericoli in cui possono incorrere i malati di narcolessia, una malattia che porta ad addormentarsi involontariamente in qualunque situazione. La sospensione della produzione di orexina nei soggetti colpiti da questa patologia potrebbe infatti renderli depressi nel lungo periodo.

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