In Svizzera si studia il clima grazie a un supercomputer con cuore Intel

Intel e CSCS hanno appena concluso un accordo, che prevede l’implementazione delle tecnologie di processore di ultima generazione Intel Xeon E5-2670 negli ultimi sistemi CRAY XC30 installati presso il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico a LuganoIl centro, dedicato alla ricerca scientifica nel campo del supercalcolo, ha deciso – dopo diverse valutazioni – di implementare la tecnologia di processore Intel nella propria server farm.

Con la perfetta combinazione di prestazioni, funzionalità integrate e costi contenuti, la nuova famiglia di processori Intel Xeon E5-2600 è progettata per soddisfare i requisiti tipici di chi lavora giornalmente con una significativa mole di dati e richiede sia elevate prestazioni che ottimi livelli di scalablità delle proprie applicazioni in un sistema altamente efficace in termini di prestazioni per watt.

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“Questa collaborazione – sottolinea Carlo Parmeggiani, Regional Business Manager large accounts & education Intel Italia & Svizzera – è per noi molto importante, poiché permette di dimostrare la rilevanza che il mondo della ricerca riconosce alle piu recenti tecnologie Intel e sottolinea ancora una volta come queste rappresentino un valore aggiunto soprattutto nel calcolo scientifico.

Dominik Ulmer, General Manager del CSCS, aggiunge che “l’installazione del primo grande sistema Cray XC30 è una prima mondiale. Con questo nuovo supercalcolatore, chiamato Piz Daint, il CSCS intraprende un passo importante per l’introduzione di nuovi supercalcolatori nazionali. Con questa generazione di sistema e con quelle future si otterranno svolte importanti in diversi campi di ricerca come ad esempio la climatologia, le scienze della terra e dei materiali, o la dinamica dei fluidi”.

 

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