Swarm: quando la tecnologia dei Bitcoin si unisce al crowdfunding

Oggi il crowdfunding non è più una novità. Si sente sempre più parlare di questa alternativa di finanziamento delle startup che potrebbe perfino mettere in crisi l’impresa dei VC e il loro modello strutturale di business. Pertanto ormai la nascita di una nuova società dedita al crowdfunding non dovrebbe più stupire. Ma se il crowdfunding si unisse alle crypto-monete?

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Allora in questo caso possono nascere risultati sorprendenti. Credetemi. Non è fantascienza. Sto parlando di un ragazzo nato a Philadelphia, che ha iniziato a programmare a partire dall’età di sei anni, di un ragazzo appassionato di informatica ma anche di letteratura e filosofia orientale, sto parlando di Joel Dietz o meglio della sua idea, Swarm corporation. Ma di cosa si tratta esattamente?

Swarm è una startup focalizzata sulle crypto-monete con l’intento di offrire al pubblico un servizio di crowdfunding decentrato. L’azienda ha raccolto poco più di 450 Bitcoin nelle ultime due settimane dopo la pubblicazione dell’annuncio iniziale.

Fondata da Joel Dietz, in collaborazione con giovani laureati di Harvard e della Brown, nonché ex dipendenti Microsoft, LinkedIn e NWA, nasce con l’obiettivo di prendere la tecnologia della blockchain, elemento centrale dei Bitcoin, e di utilizzarla per creare un nuovo e innovativo metodo che consenta alle startup di raccogliere capitali da parte del pubblico.

Questa piattaforma fornisce una nuova strategia per investire nel campo dell’innovazione senza la grande barriera all’entrata che caratterizza le strutture di finanziamento tradizionali. L’accesso è quindi rivolto a tutti con ampi vantaggi per la collettività. Chiunque sia interessato quindi può investire in Swarm e gli investitori saranno ricompensati con monete supplementari provenienti da tutte le campagne di finanziamento che si siano rivelate di successo. Si innesta un meccanismo per cui gli investitori si ritrovano ad essere beneficiari del loro stesso investimento, diventando titolari di una quota di SwarmCoin come remunerazione per il sostegno dato alla comunità. Questo permette rendimenti più elevati e un accesso più veloce al mercato.

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Tuttavia la rapida ascesa del settore del crowdfunding cui assistiamo oggi impone di approntare soluzioni nuove per vincere la concorrenza. E sembra che Dietz e il team di Swarm siano stati in grado di rispondere alla sfida creando qualcosa mai visto fino ad ora.

“Sono stato consapevole del crowdfunding per molto tempo. Inizialmente, – prosegue Dietz – sono stato coinvolto in campagne di finanziamento non convenzionali con Kickstarter ed Ethereum, ma non avevo mai pensato ad ulteriori usi della tecnologia Bitcoin. Quando ho iniziato a studiare queste nuove monete mi è apparsa la possibilità di delineare un sistema di crypto-equity. Quello che stiamo facendo ha un potenziale enorme e può cambiare l’industria realizzando un cambiamento dal basso verso l’alto.”

Il modello di crowdfunding proposto da Swarm si differenzia dai modelli degli attuali acceleratori diretti a procurare un profitto soltanto ad un numero ristretto di partner. Swarm intende beneficiare al contrario chiunque voglia investire nella comunità. Ogni persona che possiede uno SwarmCoin otterrà una porzione di ogni moneta lanciata in tutta la rete. Gli utenti saranno incentivati a cercare ulteriori progetti da finanziare con le monete della comunità. A partire dal 17 giugno, Swarm emetterà 100 milioni di SwarmCoin che verranno messi in vendita al pubblico fino al 20 Luglio.

La fase iniziale sarà costituita da 4.000 Bitcoin e le persone che parteciperanno al primo giorno riceveranno 5.250 SwarmCoin per bitcoin. Non appena verranno ricevuti più bitcoin, il numero di SwarmCoin distribuito scenderà a 4.750 fino alla fine della prima fase. Dopo un breve periodo, la seconda fase mirerà al raggiungimento di 17.000 bitcoin con un tasso di conversione di 4.250 SwarmCoin, riducendosi fino a 3.750 per bitcoin. Tutto ciò servirà a soddisfare le spese previste per i primi 18 mesi di Swarm, tra cui lo sviluppo delle infrastrutture di base e degli strumenti per consentire la creazione di nuove monete. Con un rilancio di 21.500 BTC, Swarm sarà un vero e proprio incubatore per aiutare i progetti a prendere i finanziamenti dal basso.

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“Con Swarm, – afferma Joel Dietz – gli utenti non hanno bisogno di avere un’entità legale e possono finanziare tutti i tipi di progetti di software open source, senza la burocrazia. Non solo le cripto aziende , bensì le aziende di qualsiasi settore “.

“Ci sono un sacco di infrastrutture organizzative – prosegue Dietz – che possono essere messe insieme per ottenere successo. Con i Bitcoin e la tecnologia della Blockchain, possiamo costruire le basi per aziende e progetti emergenti e aiutarli ad avere successo”.

Un progetto che riesce quindi a coniugare innovazione e talento. C’è già chi ritiene che Swarm possa diventare il nuovo Facebook del crowdfunding. E’ancora presto per dirlo. Per ora, però, non si può negare che si tratti di un’ iniziativa promettente, una nuova strada, una sfida che potrebbe consentire una maggiore democratizzazione nel processo di accesso al capitale.

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Articolo a cura di Discover Bitcoin – Università LUISS Guido Carli