Esiste ancora un potenziale di crescita per il PC?

Il mercato del personal computer è tutt’altro che morto

Lo dimostrano gli eccellenti risultati messi a segno da Intel nel corso del 2011 i cui ricavi hanno raggiunto i 53 miliardi di dollari contro i 43 incassati nel 2010. In un solo anno il gigante del silicio ha incrementato il proprio giro d’affari di una cifra più che doppia rispetto ai ricavi stimati nel 2011 da Facebook, 4,2 miliardi. Cifre che suggeriscono quanto sia ancora promettente il mercato di riferimento delle aziende che hanno da sempre sostenuto il paradigma Wintel, mercato che in questo momento trae giovamento dai consumi che si registrano nelle economie BRIC.

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Tuttavia è innegabile che qualcosa di nuovo è emerso. Negli ultimi cinque anni le nuove tecnologie smartphone e tablet hanno determinato una dimensione concorrenziale a quella del personal computer, per quanto essi siano ancora in massima parte attribuibili a un mercato parallelo e complementare. Certo, esiste una incontrovertibile tendenza, come evidenziato dall’interessante grafico pubblicato in rete da Horace Dedieu, grafico che raffigura le dinamiche del personal computing dal suo esordio ad oggi.

La curva di crescita del PC ha raggiunto un punto di stallo, mentre l’evoluzione delle vendite di iPad, iPhone e piattaforme Android esprime una crescita esponenziale e promette di sorpassare l’attuale dimensione di mercato personal. Un fenomeno che è chiaro a tutti i produttori tradizionali di personal computer i quali stanno oggi cercando di fare propri il potenziale e le opportunità che risiedono nelle cosiddette tecnologie emergenti.

A questo punto è legittimo domandarsi se il personal computer abbia ormai raggiunto il suo punto di saturazione e se sia di fatto un mercato destinato a mantenere le posizioni acquisite o addirittura, nella peggiore delle ipotesi, sia destinato a invertire le dinamiche che lo hanno da sempre contraddistinto, ovvero se ci si possa attendere una decrescita tendenziale delle vendite complessive. La scommessa si gioca soprattutto sulla capacità di dare vita a prodotti che sappiano intercettare uno stile di vita tecnologico, sia in ambiente business, sia in ambiente consumer, che al momento appare essere sempre più alimentato dalla dimensione personal smartphone e tablet.

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Come dire, declinare la formula del personal computer attraverso dispositivi che presentino un fattore di forma innovativo. Una possibile risposta, così come affermato da Intel, potrebbe essere determinata dalla nuova categoria degli Ultrabook, anche se appare evidente che, per tutti coloro che operano nella dimensione PC, sia ormai d’obbligo prendere posizione all’interno dell’area tecnologica oggi capitalizzata dal valore delle piattaforme Google e Apple.